Giove: «Il castello? Galeotta fu una foto»

Chi lo ha comprato non lo aveva mai visto ‘dal vivo’ e la faccenda incuriosisce

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Una foto. A volte basta e avanza. Un amico te la manda, tu ti innamori e il gioco è fatto. No, non è una faccenda che riguarda la ‘generazone Facebook’. Qui si parla di roba seria.

Il castello Roberta Fiocca, l’odontoiatra romana che ha sborsato 900mila euro per acquistare il castello di Giove, confessa infatti ad umbriaOn: «La prima volta che l’ho visto, il castello, è stato in una foto che mi ha inviato un mio conoscente, che mi informava della vendita all’asta e ho subito deciso di comprarlo». Senza manco vederlo ‘dal vivo’? «L’ho visto dopo, ma dalle foto ho capito che doveva essere magnifico».

Il sindaco Una volta versata la prima rata, racconta infatti il sindaco di Giove, Alvaro Parca, «la signora è venuta a Giove ed io stesso l’ho accompagnata a visitare il castello. Mi è sembrata molto incuriosita, ma ovviamente non è stato possibile avviare alcun tipo di discorso approfondito. La procedura era ancora in corso e quella era solo la prima visita».

La curiosità Che per ora, però, è rimasta l‘unica, visto che la dottoressa, a Giove, non si è più vista: «Non ho ancora le chiavi – dice Roberta Fiocca – e quindi non ho davvero idea di come potrò utilizzare il castello. Si tratta di un immobile particolare e dovrò pensare bene a tutte le varie opportunità che si presentano».

I progetti Sul quel castello, peraltro, erano stati in molti, nel tempo, a mettere gli occhi: «Sono venuti a vederlo da mezzo mondo – conferma il sindaco Parca – e quasi tutti con un’idea precisa, cioè quella di utilizzarlo come albergo di lusso, dotandolo di una Spa e utilizzandolo come centro congressi e convegni. Ma quelle erano idee prospettate da varie società internazionali, mentre ora ci troviamo di fronte ad una privata signora, che nella vita fa tutt’altro che l’immobiliarista. Spero che potremo confrontarci al più presto, perché per Giove il castello non è solo un immobile di pregio, ma è la storia».

I soldi Per assicurarselo all’asta ci sono voluti 900mila euro, «mentre almeno altri 300mila serviranno per fare i primi, indispensabili, lavori di messa in sicurezza di parti di tetto e delle finestre (nel castello ce ne sono 365, una per ogni giorno dell’anno; ndr) – spiega il sindaco – mentre le società che avevano ipotizzato l’uso come albergo, prevedevano investimenti tra i 13 e i 15 milioni di euro». I dentisti fanno soldi a palate, ma qui, forse, siamo un po’ fuori scala.

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