Giudici e ragazzi a confronto sull’ascolto del minore

Terni – I magistrati Velletti e Di Bari hanno incontrato gli studenti di quattro istituti, simulando la fase di ascolto: «Occasione importante»

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In occasione della giornata europea della giustizia civile, il tribunale di Terni venerdì 6 novembre ha organizzato un incontro online con le scuole dal tema ‘L’ascolto del minore’. La dottoressa Monica Velletti, presidente della sezione civile del tribunale di Terni, e la dottoressa Marzia Di Bari hanno, giudice, incontrato i ragazzi di quattro scuole della provincia di Terni: il liceo ‘Renato Donatelli’ di Terni, il liceo ‘Gandhi’ di Narni, l’IISST di Orvieto e l’istituto omnicomprensivo di Fabro. Erano presenti il presidente dell’ordine degli avvocati di Terni, Francesco Emilio Standoli e le avvocatesse Fratini e Brunetti.

La simulazione

Le giudici hanno spiegato ai ragazzi la funzione dell’ascolto del minore all’interno del procedimento di separazione e divorzio. A questo è seguita una simulazione nel corso della quale Marco e Ludovica del liceo ‘Donatelli’ si sono posti nelle vesti di due minori ascoltati l’uno dalla Dottoressa Di Bari, in una simulazione di separazione, e l’altra dalla dottoressa Velletti, in una simulazione di divorzio. Le giudici hanno quindi chiesto ai ragazzi di mettersi nei panni del magistrato per decidere l’affidamento e la collocazione dei due minori. Sono seguiti molti interventi dei ragazzi che hanno dato la loro personale lettura dei casi e hanno espresso le decisione che avrebbero preso successivamente, confrontate con quelle delle giudici. Le opinioni dei ragazzi sull’importanza dell’ascolto del minore erano d’altro canto già apparse dai questionari sottoposti loro prima dell’evento dalle quali emergeva, nel 96% dei casi, la loro volontà di essere ascoltati e che, come affermano le giudici, avevano dimostrato «la loro capacità istintiva di aver colto il senso dell’ascolto». Tutti gli studenti e gli insegnati presenti hanno apprezzato l’evento per la profondità e sensibilità con la quale le due giudici hanno coinvolto gli studenti. L’opinione di Marco, uno dei due ‘attori’: «Ho capito che essere ascoltato da un giudice non è finalizzato a far capire chi dei due genitori ha ragione ma a capire quello che è il meglio per il figlio».

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