«Lo sciopero del 7 novembre è stato un successo, in alcune zone con una percentuale del 70%». Positivo il giudizio dei sindacati dei lavoratori della grande distribuzione che hanno voluto tirare le somme dopo lo sciopero dei lavoratori in attesa che si concluda la lunga e travagliata ‘corsa’ al rinnovo del contratto nazionale.
PARLA VALERIO NATILI – IL VIDEO
Sciopero non facile Per Cgil, Csil e Uil lo sciopero è riuscito nonostante «sia molto difficile di questi tempi e soprattutto nella nostra categoria, chiedere al lavoratore, magari con un contratto part-time, di scioperare e di perdere salario. Ora aspettiamo che si possa riaprire la trattativa con le aziende». Una trattativa non facile visto che la categoria della grade distribuzione non gode di un solo tipo di contratto ma di quattro, quello che resta in sospeso, da ormai 23 mesi, riguarda le aziende consociate in Federconsumatori, mentre per altre aziende in Confcommercio hanno firmato il rinnovo in marzo con 80 eruo di aumento sugli stipendi.
Nuova mobilitazione Molti sono gli elementi di contestazione da parte dei sindacati: l’aumento del divisore orario, al peggioramento delle condizioni retributive e normative inferiori in particolare per i nuovi assunti e l’enorme flessiblità di orario che viene richiesta a tutti i lavoratori, senza considerare il già pesante lavoro domenicale e festivo al quale sono sottoposti tutti coloro che lavorano in questi comparti. Inoltre rispetto ad un aumento i sindacati chiedono che almeno si arrivi ad un adeguamento rispetto al contratto firmato a marzo, questa differenza infatti, secondo i sindacati, comporta anche un problema di «concorrenza sleale e dumping sociale, causa della creazione di differenze salariali e di diritto tra lavoratori della stessa categoria». Per il futuro ci si aspettano che si possa riaprire nuovamente una trattativa ma se questo non avverrà in giorni brevi, i sindacati hanno previsto una nuova giornata di sciopero per sabato 19 dicembre, in pieno periodo natalizio.