Guerra ed economie regionali, export in Russia: l’Umbria la regione più esposta

Studio de Il Sole 24 Ore sulla base di dati Istat: la percentuale è del 2,7%, la più alta

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«Quanto contano le esportazioni verso la Russia per le economie regionali? E quali sono le più esposte?». Queste le domande alla base di uno studio pubblicato da Il Sole 24 Ore sulla base di dati Istat relative al IV trimestre 2021: il focus è sull’internazionalizzazione dei territori. Tutto legato al conflitto in essere in Ucraina in seguito all’invasione da parte dei russi. L’Umbria risulta quella più a rischio.

Fonte Il Sole 24 Ore

Umbria in testa per livello di esposizione

Il dato base è che la Russia rappresenta l’1,8% delle esportazioni per l’Italia, vale a dire quasi 8 miliardi di euro. Si parla di moda, abbigliamento, fabbricazioni di macchine e altro ancora. Nella valutazione delle singole regioni è l’Umbria ad essere in testa per livello di esposizione: si parla del 2,7%, percentuale più alto in Italia. Seguono le Marche (2,4%), l’Emilia Romagna (2,1%) e la Calabria (2%).

L’Umbria e la moda

In particolare, in Umbria, «il settore della moda – viene sottolineato nell’articolo a firma Luca Tremolada – esporta 48 milioni di euro verso la Russia, rappresentando il 15% dell’export umbro di abbigliamento.In Emilia Romagna, come in Umbria, il settore della moda è l’industria più esposta al mercato russo. Di fronte alla tragedia che una guerra rappresenta, queste considerazioni sono per certi versi secondarie, ma aiutano a definire l’impatto che un evento traumatico può avere anche su realtà vicine che, oltre a dover far fronte al pesante aumento dei prezzi delle materie prime, dovranno affrontare anche la ricerca di nuove destinazioni per i loro prodotti». La Regione meno esposta è la Basilicata con lo 0,1% sul totale dell’export.

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