Guerra in Ucraina: l’Umbria dona una cucina da campo

In campo la Regione con il suo sistema di Protezione Civile. I moduli sono stati consegnati a Cracovia ai salesiani

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di L.M.

Alla luce delle recenti vicende che hanno visto coinvolto il popolo ucraino, la Regione Umbria si è mobilitata sostenendo la proposta del dipartimento nazionale di Protezione Civile, per garantire ai rifugiati ucraini una cucina da campo. Un impegno condiviso anche con l’Emilia Romagna ed il Veneto.

La consegna

Recentemente l’assessore regionale Enrico Melasecche ha pubblicato sul proprio profilo Facebook un annuncio con cui dava notizia dell’avvenuta spedizione della colonna mobile, che solo qualche giorno fa ha raggiunto il Veneto e si è diretta verso Cracovia. La colonna, una volta raggiunta la Polonia, è stata consegnata ai salesiani di Don Bosco. Un piccolo passo per noi, ma un grande passo per chi da giorni ormai è costretto a sorreggere l’estenuante peso della guerra.

La donazione

La segreteria della commissione speciale della Protezione Civile nazionale ha esortato le regioni italiane a donare tre cucine campali a sostegno dei rifugiati ucraini. La Regione Umbria ha risposto all’invito disponendo una cucina da campo composta, oltre che dal modulo cucina, anche da un modulo preparazione con tanto di lavello, frigo e dispensa. Il tutto è comprensivo di tre container: il primo destinato alla preparazione dei pasti, il secondo ad essere utilizzato come cucina ed il terzo destinato al deposito delle relative attrezzature.

Il ringraziamento

Durante il trasporto della colonna mobile erano presenti due funzionari regionali. Il tutto è avvenuto mediante l’uso di due autocarri, oltre ad un furgone necessario per l’assistenza tecnica. «Colgo l’occasione – afferma Melasecche – per ringraziare tutte le associazioni, i volontari e gli operatori del nostro sistema di Protezione Civile regionale per il grande impegno che stanno mettendo per cercare di aiutare seriamente e concretamente le migliaia di profughi che sono dovuti scappare dall’Ucraina, nonchè tutti coloro che si sono messi a disposizione per fornire ospitalità, anche nella nostra regione».

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