Ikea a Perugia: ordine del giorno bocciato

Il Pd accusa: «La maggioranza si astiene a causa di divisioni interne». Discussione rinviata

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di Rosaria Parrilla

Ikea si, ma non lì. La maggioranza in Comune sembra avere le idee un po’ confuse. È consapevole della grossa opportunità, ma non tutti la pensano allo stesso modo. Se il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, e l’assessore all’urbanistica, Emanuele Prisco, sono a favore del progetto a San Martino in Campo, il vicesindaco Urbano Barelli è di tutt’altro avviso. L’ex presidente di Terra Nostra preferisce che l’azienda svedese si collochi da un’altra parte. Così giovedì mattina in terza commissione, l’ordine del giorno per portare avanti il dialogo con l’azienda svedese affinché si concretizzi il progetto, presentato da Alvaro Mirabassi del Pd, è stato bocciato.

Motivo politico La ragione che ha portato la maggioranza ad astenersi, con il solo consigliere forzista Piero Sorcini che invece ha votato contro, è da ricollegare alla volontà di evitare spaccature. E probabilmente, sarà stato un caso, ma proprio i fidi consiglieri del vicesindaco, Angela Leonardi e Franco Nucciarelli, erano assenti. Per il Partito democratico la maggioranza ha deciso «in maniera strumentale di non votare, astenendosi a causa delle proprie divisioni interne, mostrando di avere paura di prendere una posizione chiara». Nel suo ordine del giorno, Mirabassi chiedeva alla giunta di portare avanti con fermezza il dialogo con l’azienda Ikea, ponendosi come primo ed unico interlocutore degli svedesi, oltre a prendere piena coscienza dell’interesse espresso dal territorio. Nel documento si chiede di valorizzare e difendere la posizione di cittadini, associazioni, rappresentanti istituzionali – che nel frattempo si sono riuniti in un comitato favorevole al progetto – e di supportare la tesi che il sito di San Martino in Campo sia e resti il migliore possibile. Proprio l’ultimo punto non è piaciuto alla maggioranza.

Contraddittorio al momento del voto Sorcini, che nelle sue dichiarazioni aveva espresso parere favorevole, salvo poi cambiare idea. «Ci sono tutte le condizioni per andare avanti con il progetto in maniera spedita – ha dichiarato Mirabassi -, per non perdere questa opportunità economica importante per il territorio». Ora la palla passa al consiglio e molto probabilmente la discussione slitterà a dopo le elezioni, con il rischio di perdere ulteriore tempo prezioso.

Twitter @Ros812007

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