«I prezzi dei tamponi privati sono troppo alti, Tesei intervenga»

Approvata senza voti contrati la mozione di Cesaro (Forza Italia): «Rischio iniquità, chiediamo rimborsi per le famiglie ‘costrette’ a fare i test»

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Il consiglio comunale di Perugia ha approvato la mozione urgente – presentata dal consigliere di Forza Italia Michele Cesaro – che chiede all’amministrazione comunale di attivare la verifica dei costi dei tamponi molecolari nelle strutture private e interloquire con la Regione affinché si possano individuare azioni atte al contenimento dei suddetti costi per le famiglie, in un momento economicamente e socialmente drammatico come quello che si sta vivendo. Una presa di posizione forte, anche alla luce del fatto che arriva da una amministrazione vicina – politicamente e idealmente – alle sorti della giunta Tesei.

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«Evitare iniquità»

La proposta è stata approvata dall’assemblea cittadina con 22 voti a favore e 8 astenuti. «Mi auguro che si possa attuare una regolamentazione della situazione in oggetto – ha dichiarato in aula Cesaro – per evitare differenze tra chi è più agiato e chi meno. I laboratori privati sono nevralgici per il tracciamento dei contagi, ma dobbiamo evitare che attraverso questo servizio si generi iniquità. È necessario anche che la regione si attivi con il Ministero affinché siano previsti rimborsi per i cittadini ad esempio nella prossima legge finanziaria. Devono essere messe in atto azioni concrete a supporto alle famiglie già in crisi a causa dalla pandemia».

Costi troppo alti

Attualmente il costo in Umbria per i tamponi oro/rino faringeo variano tra gli 85-120 Euro, ma da una indagine condotta grazie a professionisti che operano nel settore – stando a quanto emerso in aula – i costi vivi per l’effettuazione di un tampone molecolare (reagenti, materiali di consumo e ammortamento tecnologie) si aggirano intorno ai 25 euro, ai quali devono aggiungersi i costi del personale e dei costi della logistica, rendendo così remunerativo il test a partire dai 50-60 euro mantenendo uno standard qualitativo elevato.

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Il passaggio in commissione all’unanimità

«Monitorare i prezzi dei tamponi privati»

«Definire un prezzo massimo»

«Con la mozione urgente approvata dal consiglio comunale – ha dichiarato Cesaro attraverso una nota – intendo impegnare il sindaco e la giunta a farsi promotori presso la Regione Umbria della definizione di un prezzo massimo regolamentato, al quale il tampone molecolare possa essere commercializzato, ferma restando l’erogazione in conseguenza di una reale necessità, riscontrabile in base a una richiesta del Medico di Medicina Generale. Chiedo, inoltre, che l’amministrazione comunale si faccia promotrice di un’azione di partecipazione da parte della regione dell’Umbria alla spesa dei cittadini che eseguono un tampone su prescrizione medica presso le strutture private, anche previa istanza al Ministero della Salute ed al Governo nel suo complesso, per erogare specifici fondi vincolati al relativo utilizzo».

Si muove anche la minoranza in consiglio regionale

Un richiesta analoga -riferita ai test antigenici – è arrivata alla giunta Tesei anche dai banchi di Palazzo Cesaroni: Donatella Porzi ha presentato una mozione in cui chiede alla giunta di «sottoscrivere un accordo con le farmacie convenzionate della regione per effettuare il tampone rapido a non più di 20 euro; dobbiamo sfruttare le farmacie che in questa delicata fase pandemica possono rappresentare un servizio irrinunciabile di supporto alla medicina del territorio». «Anche in vista della ripresa delle attività scolastiche in presenza e della conseguente ripresa dei trasporti pubblici i cittadini umbri devono avere la possibilità di poter effettuare, in caso di necessità, il tampone rapido presso la propria farmacia di fiducia».

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