Rinvio a giudizio per il sindaco di Passignano sul Trasimeno, nonché candidato segretario regionale del Partito Democratico, Sandro Pasquali: a disporlo è stata la Corte di Appello di Perugia, sulla base di un’indagine per truffa relativa ai contributi previdenziali che vennero versati dal Comune dopo la sua assunzione nel gruppo regionale del partito. A riportare la notizia è l’Ansa. La decisione annulla il proscioglimento che era stato disposto dal gip e ha accolto il ricorso della procura di Perugia. Pasquali – che ha sempre respinto le accuse – venne assunto dal gruppo nel febbraio 2020 per poi ottenere dopo un mese l’aspettativa senza stipendio e, contemporaneamente, il versamento dei contributi previdenziali da parte del Comune di Passignano sul Trasimeno, versamento indebito secondo la procura. La prima udienza del processo è fissata per il 3 giugno 2026.
Sempre ad Ansa Umbria, Pasquali si è detto »del tutto fiducioso che emergerà la correttezza» del suo operato, «sulla quale peraltro si era già espresso a chiare note il giudice dell’udienza preliminare». «Nel consueto rispetto per l’attività della magistratura – ha affermato ad Ansa Pasquali -, ritengo però lo scarno provvedimento della Corte d’Appello di Perugia non condivisibile e non altrettanto completo ed esaustivo sui vari profili di fatto e di diritto affrontati dall’articolata sentenza del gup di Perugia, che aveva disposto il non luogo a procedere. In ogni caso, l’aver ora disposto la prosecuzione del giudizio costituisce una semplice esplicitazione della supposta necessità di effettuare l’approfondimento dibattimentale e nulla di più».
«Assunzione ‘fittizia’ da parte del gruppo Pd in Regione»: sindaco rischia il processo