C’è allarme tra i lavoratori della Ilserv di Terni, in particolare tra la trentina che opera nell’appalto del Metal Recovery, all’interno del servizio di trattamento delle scorie dell’Ast, prossimo al passaggio all’azienda finlandese Tapojärvi. A fine giugno, infatti, il contratto tra Ilserv e acciaieria scadrà e gli stessi lavoratori chiedono di capire che cosa ne sarà del proprio destino.
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Sindacati in allerta
Di questo si è parlato nel corso di un incontro tra le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Fismic e le rsu dell’azienda, convocato per fare il punto della situazione. A preoccupare sono soprattutto le voci secondo le quali non tutti gli operatori potrebbero essere riassorbiti in occasione del cambio di appalto, nonostante ci sia un accordo risalente a luglio 2019, che garantisce da parte di Ast la tutela di tutti i livelli occupazionali attualmente in forza. Come avvenuto in occasione del primo passaggio di consegne tra Ilserv e Tapojärvi, quello relativo all’appalto del Global service, sempre nel servizio di trattamento scorie.
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Confronto necessario
Per questo le organizzazioni sindacali hanno richiesto «incontri urgenti alle tre aziende interessate per avere notizie certe». «Come organizzazioni sindacali – scrivono -, consapevoli che i ritardi fino ad oggi manifestati per affrontare la discussione sono scaturiti da cause attribuibili all’attuale situazione pandemica, siamo arrivati ad un punto che il confronto non è più rinviabile». Come da accordi presi con Ast circa due anni fa, Fim, Fiom, Fismic e rsu ribadiscono che «tale passaggio di appalto non deve prevedere esuberi di personale diretto e indiretto».