Imprese, Flamini: «Risultati in linea»

Il presidente della Camera di commercio di Terni: «Il saldo resta, però, negativo e le difficoltà coinvolgono tutti i settori»

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«Il sistema delle imprese locali è stabile». È quanto reso noto dalla Camera di commercio di Terni. «Nel primo trimestre del 2015, le cessazioni d’impresa e le iscrizioni, risultano in linea con il primo trimestre dell’anno precedente – 563 cessazioni a fronte delle 560 dello scorso anno, 443 iscrizioni rispetto alle 467 del 2014 – con un saldo negativo di 120 unità».

Nel primo trimestre dell’anno – tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese, a causa del concentrarsi di queste ultime sul finire dell’anno precedente – sono nate 443 nuove iniziative economiche, di cui 84 nel commercio – le chiusure registrate sono state 139 – 36 nel settore delle costruzioni – 96 le cessazioni -, 32 nell’agricoltura e 27 nell’industria. Saldo negativo anche per il comparto artigiano. Tra gennaio e marzo del 2015 si sono registrate ben 116 iscrizioni, ma le cessazioni sono state 191. Saldo con il segno meno che si registra in tutte le regioni d’Italia.

A livello regionale i dati non mostrano segnali di ripresa. Si contrae, infatti, tra il primo trimestre 2015 e il primo trimestre dello scorso anno, il tasso di crescita che resta in terreno negativo e passa da -0,39% a -0,49%. Al 30 marzo, in Umbria, si sono iscritte infatti 1.614 imprese mentre 2.083 sono state le chiusure. Crescono anche i fallimenti: tra gennaio e marzo le imprese che a livello regionale hanno aperto una procedura fallimentare sono state 75. In termini percentuali, il confronto con l’anno precedente segnala una crescita evidente del 31,6% del fenomeno. Dato che piazza la regione al secondo posto in Italia dopo il Molise.

In linea «I dati provinciali esprimono una tenuta del sistema imprenditoriale, le cessazioni e le aperture d’impresa sono in linea con quelle dello scorso anno, ma il saldo resta negativo e le difficoltà coinvolgono tutti i settori economici tradizionali», commenta il presidente della Camera di commercio di Terni, Giuseppe Flamini. «È presto, pertanto, per parlare di inversione di tendenza, anche se nonostante le avversità dovute alla situazione di crisi, nella nostra provincia esistono grandi tradizioni imprenditoriali e tante eccellenze su cui poter investire». E conclude: «Per questo, come ente, continueremo a monitorare l’evoluzione del nostro sistema economico, cercando di mettere in campo iniziative in grado di far nascere nuove imprese e sostenere la qualificazione di quelle esistenti».

Forme giuridiche Dal punto di vista delle forme giuridiche adottate dalle imprese, il contributo in controtendenza viene dalle società di capitali che registrano un saldo positivo. Al 30 marzo risultano iscritte 4.788 società di capitali – 119 aperture a fronte di 57 cessazioni – per un saldo positivo di 62 unità. Saldo negativo, anche se contenuto, per tutte le altre forme giuridiche. Su base regionale invece, da segnalare la variazione lievemente positiva delle cooperative che crescono dello 0,39%.

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