Imprese giovanili: Umbria in ‘rosa’

Lunedì 14 dicembre se ne parla alla Camera di commercio di Perugia, in occasione del 4 meeting dei giovani Imprenditori

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Le imprese giovanili in Umbria rappresentano quasi il 10% del totale (7.575). In genere si tratta di imprese di piccolissima dimensione, visto che il 72,9% non ha addetti o un unico addetto e un altro 22,6% si colloca nella classe da 2 a 5. Le dimensioni e la forma giuridica (nel 74,5% dei casi si tratta di ditte individuali), evidenziano ancora la prevalenza di imprese poco strutturate, anche se recentemente si sta registrando una maggior propensione ad adottare forme giuridiche meglio organizzate. Questo è quanto emerge dal report annuale di Unioncamere Umbria che verrà presentato in occasione del quarto meeting regionale promosso dal Comitato giovani imprenditori che si terrà lunedì 14 dicembre alle 15 presso la Camera di commercio di Perugia.

I giovani umbri continuano a puntare su se stessi per cercare di superare l’impasse occupazionale e realizzare progetti d’impresa, ciò accade nel territorio nazionale ma anche in Umbria, principalmente in quei territori in cui la crisi si è manifestata con maggiore intensità. Infatti, se nella regione le imprese giovanili perdono di più del totale imprese (-3% contro un -0,5%), nella provincia di Terni si registrano valori positivi, un 1,1% che forse scaturisce da un maggior ricorso dei giovani della provincia a una forma di autoimpiego come veloce risposta alla situazione occupazionale.

I settori Costruzioni, agricoltura e manifatturiero sono i settori che risentono più della crisi, mentre crescono quelli di sanità e assistenza e noleggio. Con una partecipazione del 13,41% sul totale imprese, il settore più giovanile in Umbria risulta essere quello dell’alloggio e ristorazione, mentre il settore di sanità e assistenza è l’unico a registrare una percentuale di composizione giovanile superiore a quello nazionale.

Le donne Quasi una impresa giovanile su tre è guidata da donne e con 2.381 unità l’Umbria è la prima regione con il maggior numero di donne alla guida di imprese under 35. In questo caso, dall’analisi di Unioncamere Umbria, emerge un dato che registra un indice di imprenditorialità relativo, calcolato rapportando il numero delle imprese giovanili condotte da donne sul numero delle giovani residenti, con età compresa tra i 18 e i 35 anni, pari al 9,19% per l’Umbria, molto più elevato del 2,70% dell’Italia centrale e del 2,53% del dato Italiano. Sanità, altre attività di servizi e alloggio e ristorazione, sono i settori giovanili più femminili.

Le imprese giovanili straniere in Umbria rappresentano l’8,8% del totale delle imprese (9,6% Italia) e il 20,3% del totale delle imprese giovanili, percentuale molto più bassa rispetto a quanto registrato dall’Italia centrale (28,2%) e dal più contenuto dato nazionale (21,1%). Inoltre, in Umbria le imprese giovanili straniere, rispetto allo stesso trimestre del 2014, sono diminuite dell’1,1% rispetto a una variazione positiva del 3,7% fatta registrare sul totale delle imprese straniere, fenomeno identico a resto del territorio nazionale. Il dato è confermato da un indice di imprenditorialità relativo dei giovani stranieri del 4,92% molto più basso del 7,24% dell’Italia centrale e quello del 6,87% dell’Italia.

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