In Umbria oltre 35 mila cittadini senza banca

I dati della Fabi: 25 comuni della regione non hanno neanche uno sportello

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Sono quasi 35.500 i cittadini umbri che vivono in comuni senza alcuno sportello bancario: il dato emerge da una rilevazione fatta a livello nazionale dalla Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani, che ha incrociato i dati statistici della Banca d’Italia e dell’Istat aggiornati a fine 2021. In totale in Umbria sono 25 i comuni – sui 92 totali – che non hanno neanche un’agenzia bancaria nel proprio territorio, 16 in provincia di Perugia e 9 in quella di Terni. Piegaro è il più grande, con circa 3.800 abitanti, Poggiodomo il più piccolo, con appena 135. 

Le statistiche

In termini percentuali, il dato si posiziona comunque sotto la media nazionale, ma sopra a quello del centro Italia: in Umbria è il 4,1% della popolazione ad essere sprovvisto di almeno un’agenzia bancaria nel proprio territorio di residenza, contro il 7% registrato nel complesso in Italia. Vistose le differenze su base geografica: se al nord la desertificazione bancaria interessa il 6% della popolazione, al centro il fenomeno risulta più circoscritto (3,2%), mentre al sud e nelle isole la questione è decisamente più marcata, visto che i cittadini ‘senza banca’ rappresentano il 10,7% dei residenti. In meno di dieci anni le banche italiane hanno chiuso 11.231 sportelli: le agenzie erano 32.881 a fine 2012, per poi calare a 23.480 nel 2020 e ancora a 21.650 a fine 2021. «La riduzione delle filiali sta creando e creerà non pochi danni al Paese e alla clientela delle banche, che potranno svolgere sempre meno il ruolo sociale a servizio di famiglie e imprese. Ma la classe politica non se ne preoccupa abbastanza» commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

La situazione umbra

Tante le proteste che negli ultimi anni e mesi si sono susseguite da una parte all’altra dell’Umbria contro la decisione degli istituti bancari, via via, di chiudere i propri presidi per motivi di razionalizzazione e riorganizzazione. In campo, in prima linea, sono scesi i sindaci, insieme all’Anci. Tra gli ultimi comuni a perdere le proprie banche anche Castel Ritaldi, Alviano, Montecchio, Montegabbione, Porano e Arrone, ma nelle città più grandi anche molte frazioni o quartieri popolosi ne sono sprovviste. A Narni, invece, dopo oltre tre anni è tornato ad inizio maggio almeno un nuovo sportello bancomat nel centro storico (della Banca Centro Toscana Umbria), dopo l’addio dell’ultima agenzia.

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