di Federico Pasculli
Consigliere comunale M5S Terni
Se le fiamme del rogo di Cardeto non hanno interessato un’area più vasta, lo dobbiamo solamente al pronto intervento dei Vigili del fuoco, che si sono trovati a gestire una situazione che poteva essere ben più pericolosa. L’incendio ha fatto emergere alcune gravi criticità che devono essere quanto prima affrontate dalle istituzioni, per questo abbiamo consegnato un interrogazione urgente al sindaco di Terni, al presidente del consiglio comunale e agli assessori competenti.
L’area del parco di Cardeto si trova a ridosso di una zona densamente popolata, nel corso degli anni l’area del cantiere è divenuta una giungla abbandonata all’incuria, già di per sé questo stato di abbandono può determinare rischi igienico-sanitari per la popolazione, ma basta guardare l’area del parco da via Cesare Battisti per comprendere che il rogo di sabato poteva diventare qualcosa di molto più grave.
La pericolosità di questa situazione è accentuata dal fatto che in prossimità del parco di Cardeto in viale Borzacchini, seguendo il perimetro della recinzione fino alla parte nord di via Cesare Battisti, sono disposti ben 4 distributori di carburanti ed un rivenditore di pneumatici, il che non fa che aumentare l’ipotetico rischio di una bomba in pieno centro.
Proviamo amarezza nel parlare di Cardeto in questi termini, in fondo quel luogo è stato per tanti giovani ternani la cornice di estati indimenticabili. Purtroppo oggi quell’area si è trasformata in uno dei tanti simboli del degrado di cui l’amministrazione Di Girolamo può fregiarsi. Non è la prima volta che segnaliamo la situazione surreale in cui versa il parco di Cardeto, ma questa volta si è varcato il limite, non possiamo esporre a pericoli: prevedibili ed evitabili i cittadini, come non possiamo esporre a rischi per la propria incolumità chi poi con le fiamme deve combatterci rischiando di trovarsi alle spalle non uno ma ben quattro distributori di benzina, adesso basta.