Caso Gesenu, la Rsu aziendale scende in campo per difendere i lavoratori attraverso la voce dei coordinatori Nazzareno Cardinali, Pasquale Qualatrucci e Walter Bonomi. Difesa dei dipendenti da un lato, preoccupazione dall’altro.
Sgomento e auspicio «Le recenti vicende giudiziarie – la nota dei coordinatori della Rsu che hanno colpito Gesenu, oltre a suscitare sgomento tra i dipendenti, pongono nuovamente forti preoccupazioni circa il futuro dei posti di lavoro e dell’esecuzione dei servizi agli utenti. Auspichiamo che venga fatta luce al più presto, fiduciosi che la magistratura saprà svolgere al meglio il proprio lavoro, togliendo dubbi e facendo chiarezza su tutto».
Rispetto delle regole La Rsu poi aggiunge che «al tempo stesso, la rappresentanza sindacale unitaria di Gesenu intende porre all’attenzione di tutti che le contestazioni mosse dalla Procura della Repubblica riguardo questa vicenda, interessano lo stato del trattamento dei rifiuti a valle della raccolta differenziata. Attività che i dipendenti svolgono tutti i giorni scrupolosamente, nel pieno rispetto delle norme comunali e regionali in materia raccolta e smaltimento delle varie tipologie di rifiuti».
Nessuna responsabilità Infine la difesa: «Va esclusa quindi qualsivoglia responsabilità degli stessi operatori, compresi gli addetti agli impianti di lavorazione e smaltimento degli stessi rifiuti, che operano e hanno sempre operato tutti con discrezionalità limitata e su indicazione specifica della stessa azienda Gesenu. Pertanto ogni riferimento nei confronti di chi allalba di ogni giorno scende in strada per guadagnarsi onestamente da vivere va respinto con forza e fermezza, contro chiunque tentasse di scaricare strumentalmente su questi delle responsabilità».
