‘Industria 4.0’, vertice della Fim Cisl a Terni

Il segretario regionale Riccardo Marcelli: «Sì alla formazione. Con lavoratori competenti si possono attirare gli investimenti»

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Formazione e qualificazione professionale ai tempi di ‘Industria 4.0’. E’ stato questo il tema dell’incontro organizzato – martedì mattina nella biblioteca del Clt – dalla Fim Cisl di Terni e allargato della Fim Cisl Umbria, alla presenza del segretario nazionale della Fim Cisl Michele Zanocco e del segretario nazionale della Cisl Giuseppe Farina. Alla base dell’incontro la promozione di una delle quattro ‘C’ di ‘Industria 4.0’, cioè quella della competenza, legata alla connettività, alla creatività e alla competitività. Un dibattito tra «attori interessati allo sviluppo dell’economia digitale», come ha ricordato Antonello Gisotti responsabile del progetto ‘Fim Rewind’. E in quest’ottica è stato presentato il cluster della manifattura additiva e il nuovo corso di ingegneria in ‘Progettazione circolare’ che arriverà a Terni il prossimo 25 novembre.

img-20161115-wa008La formazione «La Fim Cisl dell’Umbria – ha affermato il segretario regionale Riccardo Marcelli – è convinta che ci sia la necessità di formazione di qualità per rispondere alle esigenze dei nuovi mestieri che sono quelli di cui ha e avrà sempre più bisogno l’industria del futuro, compresa naturalmente quella del settore metalmeccanico. Formazione di qualità per le nuove generazioni, ma anche per quelle che sono già occupate e che necessariamente hanno bisogno di un aggiornamento delle abilità». Per questo «stati individuati alcuni Its di eccellenza, tra cui quello umbro, al fine di mettere a punto – ha sottolineato Alberto Cari di Confindustria – soluzioni didattiche e di coinvolgimento degli studenti per costruire competenze di alto profilo tecnologico, anche trasversali, che sappiano interpretare il fabbisogno di innovazione».

«Recuperare il tempo perduto» Marco Paura di Seamthesis, dopo aver illustrato le prospettive per il cluster della manifattura additiva, ha aggiunto che «è quanto mai necessario pensare a corsi di specializzazione pure a Terni per supportare quelle iniziative di start up che si stanno sviluppando e che necessitano di manodopera altamente qualificata e specializzata». Un tema che riguarda tutta la piramide dell’organizzazione e del lavoro e sul quale anche Giovanni Bigazzi di Federmanager nazionale ha spinto forte sull’acceleratore: «Rispetto agli altri Paesi europei siamo in ritardo. Abbiamo l’obbligo di recuperare il tempo perduto e la formazione manageriale costituisce una delle poche vie d’uscita. E’ quanto mai essenziale rivalorizzare nel mondo dell’industria le competenze e ‘Industria 4.0’ rappresenta per l’Italia l’ultima spiaggia». Una questione che ha scaldato anche le istituzioni, tanto che Fabio Narciso, funzionario della Regione Umbria ha sottolineato: «La Regione ha adottato il ‘Quadro regolamento unitario’ inerente il sistema integrato di certificazione delle competenze e riconoscimento dei crediti formativi che prevederà un monitoraggio valutativo degli effetti, coinvolgendo anche le forze sociali con eventuali interventi correttivi».

‘Lean organization’ Un altro tema lanciato durante l’iniziativa è quello della ‘Lean organization’ di cui è stata esplicitata la nascita e la storia. «I principi di snellimento, semplificazione, riduzione degli sprechi, oggi fondamentali per il sistema manufatturiero – ha spiegato Egidio Napoli, esperto in ‘Lean organization’ -, hanno reso il sistema ‘Lean’ un’applicazione di grandissima attualità utile a sviluppare i nuovi lavori e i nuovi saperi». Per quest’ultimo argomento il dirigente scolastico del liceo scientifico Donatelli, la professoressa Luciana Leonelli, ha sostenuto che «se da una parte i progetti di alternanza scuola-lavoro rappresentino un’opportunità, dall’altra tutte le scuole devono essere messe nelle stesse condizioni per vedersela soddisfatta». E Federico Rossi, presidente del corso di laurea di Ingegneria industriale, ha colto questo spunto annunciando la nascita del corsi in ‘Progettazione circolare’: «E’ necessario cominciare a parlare di etica dei prodotti – ha detto – introducendo temi come quelli della sostenibilità, della sicurezza e quindi della circolarità. E il nuovo corso innovativo consentirà alla nascita di una innovativa figura di ingegnere». Per far tutto ciò, ha auspicato il segretario della Fim Cisl nazionale Michele Zanocco, «tutti gli attori del sistema devono riconfigurare il loro ruolo della formazione continua e della formazione professionale: basta a corsi che non producono risultati e promossi senza tenere conto dall’analisi del fabbisogno. Ai tempi di ‘Industria 4.0’ questo non è più possibile: solo evitando gli sprechi si possono attirare nel territorio gli investimenti».

Il Governo L’iniziativa organizzata dalla Fim Cisl dell’Umbria, arriva tra l’altro, a pochi giorni dalla presenza del ministro Carlo Calenda a Terni. «Il progetto ‘Industria 4.0’ rappresenta indubbiamente una risposta all’esigenza che come Cisl abbiamo posto da tempo – ha affermato il segretario della Cisl Giuseppe Farina – per rimettere al centro dell’azione del Governo e delle parti sociali il tema degli investimenti e delle politiche industriali». Per l’Umbria, ha concluso il segretario regionale della Fim Cisl Riccardo Marcelli, «è una straordinaria opportunità per riqualificare e riposizionare l’industria locale nella competizione globale, sostenendo la crescita e l’occupazione nel nostro Paese. La Fim Cisl dell’Umbria risponde presente sul tema della formazione, convinta che con lavoratori competenti si possono attirare gli investimenti».

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