La scarica elettrica – da 20 mila volt – lo ha sbalzato via insieme alla scala in legno dove si trovava per compiere un intervento di disinfestazione – la rimozione di un grosso nido di vespe – da una cabina elettrica a Roma. Il giovane, operaio ternano di 31 anni molto conosciuto in città, è precipitato a terra per un volo di oltre quattro metri. Ma le lesioni più significative sono quelle legate alla scarica elettrica: ustioni – fino al 2° grado – su oltre il 20% del corpo, in particolare alla schiena e ad un braccio.
Il fatto è accaduto lunedì mattina. Ora il 31enne – M.M. le sue iniziali – si trova ricoverato in terapia intensiva al centro grandi ustioni dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Il ragazzo, cosciente e dotato di una tempra forte, risponde alle cure e non è in pericolo di vita. La terapia si sta concentrando in particolare sulla riduzione di qualsiasi rischio di infezioni e sugli aspetti cardio circolatori.
La dinamica Da quanto appreso, avrebbe iniziato a rimuovere il nido di vespe dopo aver ricevuto l’ok da un tecnico che lo avrebbe rassicurato circa l’assenza di corrente elettrica nell’impianto. Così, però, non era e – a giudicare dalle condizioni attuali del ragazzo, dipendente di una ditta ternana – si può dire sia andata bene rispetto all’enorme rischio corso. La scarica, in particolare, sarebbe partita da un cavo ritenuto ‘innocuo’. Le indagini sull’accaduto sono coordinate dai carabinieri. Sul web, intanto, sono centinaia le manifestazioni di affetto e solidarietà: «Tornerai più forte di prima».