La ‘carta docente’ spetta anche a chi non è di ruolo: il tribunale di Terni lo ribadisce

Un’insegnante iscritta al sindacato Snals ha vinto la causa di lavoro intentata contro il ministero dell’istruzione

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Anche i docenti non di ruolo – ovvero a tempo determinato – hanno pieno diritto alla formazione professionale ed in particolare alla cosiddetta ‘Carta elettronica del docente’ che, con un contributo annuo di 500 euro, consente di acquistare beni e servizi per lo sviluppo delle competenze professionali. A ribadirlo è stata una recente sentenza del tribunale del lavoro di Terni – giudice Luciana Nicolì – che ha accolto il ricorso presentato da una docente iscritta al sindacato Snals di Terni, assistita dall’avvocato Paolo Malanotte. Niente da fare per il ministero dell’Istruzione che, nel corso del giudizio, si era opposto alla lettura data dalla docente, da diversi anni operativa nel mondo della scuola con contratti a tempo determinato. Quest’ultima si è vista riconoscere i benefici della ‘Carta elettronica del docente’ per cinque anni scolastici già trascorsi. Contestualmente il ministero è stato condannato anche al pagamento delle spese di lite. Scrive il giudice nella sentenza: «La normativa contrattuale prevede il diritto (e correlativamente l’obbligo del datore di lavoro pubblico) a partecipare ad attività di formazione e aggiornamento, senza distinzione tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato». Ovvia la soddisfazione del sindacato Snals che, nella propria battaglia legale, ha visto ribaditi principi già sanciti con chiarezza dal giudice amministrativo e che l’avvocato Malanotte ha rappresentato nel corso della causa di lavoro intentata dall’insegnante.

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