La Festa dei Ceri: perché il 15 maggio non sarà mai un giorno qualsiasi a Gubbio

Oltre 10mila persone ad assistere all’Alzata e alla corsa di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio

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Il 15 maggio a Gubbio non è mai un giorno come gli altri. La città si ferma, scende in piazza e nelle strade a fare festa. A fare da padroni sono i tre Ceri di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio. L’assenza di un vincitore non diminuisce lo spettacolo che si gode la gente che arriva da tutto il mondo per assistere. Il programma è sempre quello: l’alzata la mattina e la corsa con la salita verso la basilica il pomeriggio. I ceraioli hanno evitato il peggio quando Sant’Ubaldo ha tremato lungo corso Garibaldi. San Giorgio si tiene in scia sul monte Ingino ma alla lunga perde il passo con Sant’Ubaldo che riesce a chiudere il portone lasciando fuori gli altri due. La partenza puntuale come il rintocco del campanone dopo la benedizione del vescovo Luciano Paolucci Bedini con la reliquia del patrono. Via lungo la Calata dei Neri e le strade cittadine, via XX Settembre, i due Buchetti e la salita del monte. In piazza Grande radunare oltre diecimila persone che hanno acclamato nella mattinata le gesta dei capitani Luca Cecchetti e Roberto Pierotti e i Capodieci Corrado Fumanti di Sant’Ubaldo, Euro Bellucci di San Giorgio e Riccardo Martiri di Sant’Antonio. Si ripeterà domenica 21 con i Ceri Mezzani è il 2 giugno con i Ceri Piccoli.


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