Thyrus: via al progetto per realizzare ‘il drago per Terni’ in acciaio
di Moreno Castellucci – Lettera al sindaco di Terni
Gentile sindaco, in data 29 marzo 2023 veniva pubblicata dagli organi di informazione locale la notizia che, entro il mese di ottobre 2023, sarebbe stata realizzata dall’associazione culturale Thyrus Ets, la scultura del Thyrus, simbolo iconografico ed istituzionale della città di Terni, che l’agenzia Ansa ha definito ‘il monumento con il drago più grande d’Italia’. La notizia ha suscitato nei cittadini ternani interesse ed apprezzamento sia per l’espressione artistica sia per le tecniche di realizzazione. Il sito di collocazione, ovvero la rotonda precedentemente intitolata ad Alfredo Filipponi, diversamente, ha suscitato una moltitudine di critiche da parte di alcune associazioni nonché della maggioranza dei cittadini interessati al caso in quanto ritenuto decontestualizzato e fuori scala rispetto all’ambiente circostante. Sussistono forti preoccupazioni, inoltre, per la viabilità che nella rotonda, essendo intensa, per essere scorrevole richiede una visibilità libera da ostacoli.
La nuova scultura, per il significato iconografico/istituzionale che rappresenta nonché per le non trascurabili dimensioni di circa 4,5 metri di altezza, merita un’ampia visibilità e un impatto prospettico migliore rispetto a quello che si otterrebbe con la sua collocazione nel suddetto sito già individuato dalla precedente amministrazione comunale. Le associazioni ed i cittadini interessati al caso sostengono che il sito privilegiato sia piazza Ridolfi perché è centrale e si trova davanti all’ingresso di palazzo Spada, sede della rappresentanza politico amministrativa della città e che, tra l’altro, merita una maggiore attenzione per il decoro urbano; attualmente, infatti, è una piazza desolante, spoglia di qualsiasi arredo urbano.
La nuova scultura andrebbe collocata nella rotonda, opportunamente ridimensionata e impreziosita, al posto dell’insignificante, seppur utile lampione, la cui funzione verrebbe comunque garantita diversamente. A tal proposito c’è chi sostiene, a buona ragione, che la scultura realizzata con acciaio inox, potrebbe essere illuminata con due fasci di luce rosso e verde, colori della città, generando in tal modo una miriade di riflessi.
La nuova scultura collocata in piazza Ridolfi, oltretutto, entrerebbe in simbiosi con la scultura originale di dimensioni assai inferiori che dal 2020, dopo il restauro, è custodita nella corte di palazzo Spada per preservarla da eventuali atti vandalici. Non è trascurabile, inoltre, avere anche l’opportunità di poterle ammirare entrambe dalla stessa posizione, coniugandole nel contempo tra passato e presente, percependone i differenti stili, materiali e tecniche usati per la loro realizzazione. Le spese per l’esecuzione della scultura e per il suo posizionamento resterebbero, comunque, a totale carico dei soggetti privati come già concordato con la precedente amministrazione comunale.