Ovviamente si è trattato di una fatalità, una tragica coincidenza. Ma il fatto che ad innescare il malessere fatale che ha ucciso la signora Giuseppina Ferranti sia stata la scoperta di un furto ha fatto divampare nella comunità di Marsciano la protesta contro la recrudescenza dei crimini predatori.
I funerali
L’intera comunità si è unita nel dolore della famiglia. Giuseppina era molto conosciuta in quanto era collaboratrice scolastica in una scuola di Deruta. I funerali della donna, 60 anni, si sono svolti martedì pomeriggio nella chiesa di Papiano, località dove si è verificato il furto. Era con il marito e i due figli a casa di amici quando i ladri sono entrati a casa sua. Il messaggio del programma di antifurto ha fatto scattare l’allarme. A quel punto sono tornati a casa e hanno scoperto che le case erano state depredate.
L’appello del comune
«Siamo in costante contatto con le forze dell’ordine che operano a Marsciano e le autorità, a partire dal comando regionale dei carabinieri e dalla prefettura, con cui prosegue il lavoro legato alla realizzazione della nuova caserma e all’implementazione del numero di carabinieri. Questo, insieme al progetto di videosorveglianza, è l’intervento prioritario. L’attuale organico effettivo di forze dell’ordine è assolutamente insufficiente per un comune già di suo ben difficile da controllare. Torno quindi a fare un appello alle autorità preposte»: questo l’appello del sindaco Mele.