«Un salto culturale e un miglioramento qualitativo dell’intera organizzazione degli uffici regionali in quanto il nuovo modello introduce il concetto di performance organizzativa oltre a quella individuale, dove con performance organizzativa si intende il risultato del lavoro di tutta la squadra che compone l’ente in tutte le sue componenti». Così la giunta regionale dell’Umbria descrive il suo primo ‘piano performance’, approvato e pubblicato sul sito – amministrazione trasparente – dell’ente: indica tutti gli obiettivi dei direttori e dei dirigenti regionali dando così «vita ad un ciclo virtuoso che mette al centro dell’azione amministrativa il cittadino».
In cosa consiste
La giunta mette in risato che «è stata data evidenza tra gli obiettivi previsti a quelli di customer satisfaction, che prevedono una valutazione da parte di stakeholder interni ed esterni all’ente, mediante sistemi di rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti in relazione alle attività e qualità dei servizi erogati». Il raggiungimento degli obiettivi costituirà «l’elemento per la distribuzione della produttività dei dipendenti della Regione Umbria, vedendo così rafforzata la partecipazione del cittadino al processo di misurazione e valutazione della performance della Regione Umbria, potendo valutare direttamente il grado di raggiungimento degli obiettivi che l’amministrazione si è data, nel rispetto del principio dell’accountability (principio di responsabilità)».
Meno autoreferenzialità
L’assessore al personale Antonio Bartolini sottolinea che «la Regione, come tutte le pubbliche amministrazioni, ha già da tempo avviato un profondo processo di cambiamento finalizzato a rendere la propria attività meno autoreferenziale e più orientata ai bisogni della collettività. Il principio dell’accountability, inteso come responsabilità dei risultati, presuppone la trasparenza delle attività, dei comportamenti e dei risultati medesimi e dà vita ad una relazione dinamica tra la pubblica amministrazione e il suo operato ed i soggetti che hanno diritto ed interesse a monitorarne l’efficacia, nel rispetto delle norme e a tutela della legittimità dell’azione amministrativa stessa. Con il piano tali principi vengono concretamente realizzati, al fine di garantire l’accesso alle informazioni concernenti l’organizzazione e gli indicatori gestionali utili a rendere visibili decisioni, attività e risultati. Viene data quindi la possibilità al cittadino di ‘avere voce’ e dunque inserirsi, quale soggetto attivo, al processo valutativo in un rapporto paritetico con la pubblica amministrazione. In questo modo viene assicurata la comprensibilità della rappresentazione della performance, intesa come contributo che l’amministrazione nel suo complesso intende apportare – conclude l’assessore – attraverso la propria azione alla soddisfazione dei bisogni della collettività».