Parte da Terni un nuovo progetto legato all’operetta, grazie all’associazione ‘Luce per Terni’ e alla Compagnia italiana di operette. La conferenza stampa di presentazione si è tenuta mercoledì pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Terni alla presenza, fra gli altri, della presidente di ‘Luce per Terni’ Erika Lucci, la direttrice artistica della ‘Compagnia italiana di operette’ Maria Teresa Nanìa, l’attore comico Claudio Pinto Kovačević, gli assessori comunali Michela Bordoni e Viviana Altamura, il capogruppo di AP in Comune Guido Verdecchia e il delegato Coni di Terni Fabio Moscatelli.
Il progetto, che si intitola ‘Sognano l’operetta’, è stato presentato da Erika Lucci: «Lo abbiamo realizzato – ha detto – con l’obiettivo di riportarla nei teatri nazionali e umbri, dandole valore perché l’operetta insegna proprio a non smettere di sognare. Vogliamo coinvolgere i giovani, che sono curiosi e vanno stimolati. Organizzeremo spettacoli, matinèe, coinvolgendo istituti scolastici, scuole di danza, associazioni di ragazzi disabili. E andremo anche nelle nostre città, da Terni a Narni, da Assisi a Perugia». L’orizzonte è quello dell’estate 2025.
Teresa Nanìa, direttrice artistica della Compania, ha sottolineato «il valore di una realtà, quella che ho l’onore di dirigere, che è la più importante nell’ambito dell’operetta nazionale. Condurla è un onore e un onere. E l’operetta esercita il suo potere soprattutto su chi non la conosce ed integra in sé molte arti che sono ben lontane dalle volgarità dei nostri giorni».
«L’operetta – ha detto Claudio Pinto Kovačević – ha subito negli anni un calo drastico di pubblico ed è stata considerata uno spettacolo di second’ordine, ‘tappetino’ della lirica. In realtà è uno spettacolo complesso, composito. E le operette italiane sono quelle in cui il comico la fa da padrone, in ragione di una tradizione di spettacolo e varietà che affonda nel tempo. Tradizione che, a mio giudizio, ha reso l’operetta ancora più coinvolgente e divertente».
Un pensiero, nel corso della presentazione, è andato anche alla figura del grande regista teatrale italiano Gino Landi, amico e collaboratore storico del coreografo internazionale Renato Greco, centrale nell’organizzazione di ‘Sognando l’operetta’, e assente alla conferenza di martedì per motivi di salute.