‘Luci della ribalta’, tre location per il festival

I concerti a Narni, Terni e Amelia, ma la fondazione Carit non è soddisfatta

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di Francesca Torricelli

L’International festival ‘Luci della ribalta’, giunto alla quinta edizione, in programma dal 13 al 27 agosto, quest’anno per la prima volta sarà itinerante. La sede principale rimarrà, come sempre, Narni, ma gli eventi si espanderanno anche a Terni e Amelia. L’iniziativa organizzata dall’associazione Mozart Italia, è stata presentata martedì mattina. Una presentazione in cui, però, non sono mancate pungenti polemiche.

Il territorio Il Festival nasce «in collaborazione con il Comune di Narni e con l’importante sostegno della fondazione Carit, oltre al contributo della Regione Umbria e delle Provincia di Terni», ha spiegato Anaïs Lee, presidente dell’associazione e direttrice artistica del Festival. «La sede principale rimarrà Narni ma, cercando di accogliere le richieste della fondazione Carit, ci siamo impegnati nell’organizzazione di un programma di eventi in cui inserire anche le città di Terni e Amelia, con l’obiettivo di allargare la presenza sul territorio». A Terni, ad esempio, si terrà un concerto in piazza Duomo, una location scelta «con l’obiettivo di promuovere la città e di massimizzare il contatto con il pubblico cittadino».

L’INTERVISTA AD ANAIS LEE: GUARDA IL VIDEO

I concerti Il programma dell’International Festival, quest’anno vede circa 50 eventi offerti al pubblico ad ingresso gratuito. L’apertura è prevista a Narni, il 13 agosto nella Corte comunale, con un concerto che vedrà coinvolti i violinisti Natalia Lomeiko e Yuri Zhislin che si esibiranno in un trio con il pianista Ivan Martin. I concerti sinfonici della stagione saranno due: il primo il 16 agosto nella cornice del Chiostro di San Francesco ad Amelia, il secondo, il Grand Gala, il 23 agosto in piazza Duomo a Terni. Entrambi vedranno la presenza di solisti esibirsi con l’orchestra dell’International Festival ‘Luci alla ribalta’, diretta dal maestro Vesna Souc.

Musica e recital Tutte le serate saranno dedicate alla musica con i concerti in programma in cui si potranno ascoltare giovani musicisti provenienti da tutto il mondo, già vincitori di importanti concorsi, ma sopratutto musicisti di livello come Florian Kitt e Herald Herzl. Tra gli appuntamenti, inoltre, si potranno ascoltare le performance di alcuni musicisti brass, quali Giuliano Sommerhalder e Daniele Morandini. A questi si aggiungeranno esclusivi recital che vedranno protagonisti musicisti di valore internazionale, primi strumentisti di alcune delle più prestigiose orchestre europee ed extraeuropee, presenti come docenti o come artisti ospiti, tra cui Salvatore Vella e Giorgio Mandolesi.

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL

Le borse di studio Uno degli eventi di spicco si terrà al teatro Manini di Narni il 20 agosto. Una serata che vedrà i ‘Finalisti alla ribalta’ sfidarsi per l’assegnazione delle borse di studio, messe a disposizione dalla Provincia di Terni, con il pubblico a fare da giudice aggiunto e che avrà la possibilità di votare i più meritevoli tra gli studenti.

Le masterclass Per quello che riguarda il quinto International masterclasses, confermato anche quest’anno a Narni dal 10 al 27 agosto, il numero provvisorio di allievi – ci si può iscrivere fino al 7 agosto – è di circa 130, con un aumento del 15% rispetto allo scorso anno. Giovani talenti della musica, provenienti da più di 20 diverse nazioni, seguiranno le lezioni nelle 40 aule messe a disposizione dal Comune di Narni, guidati da docenti provenienti dalle più importati formazioni internazionali. Gli studenti, accompagnati dalle loro famiglie, pernotteranno nella città di Narni godendo delle bellezze della campagna umbra.

Sinergia e sviluppo «Rendere il Festival itinerante vuol dire fargli acquisire una veste più rilevante e un interesse maggiore», è intervenuto Leopoldo Di Girolamo, nella doppia veste di sindaco e presidente della Provincia di Terni. «Oltre alla musica saranno protagonista anche l’arte, la cultura e l’intrattenimento, con seminari, mostre e convegni che daranno la possibilità al pubblico di capire meglio cosa gira intorno al mondo della musica». Gianni Giombolini, assessore alla cultura del Comune di Narni ha, invece, sottolineato come il Festival sia ormai diventato «elemento importante per la nostra città. Il coinvolgimento, però, con il territorio non può far altro che creare elementi di sviluppo per il futuro della rete culturale». Laura Dimiziani, assessore alla cultura del comune di Amelia è, infine, intervenuta dicendo che «è fondamentale aprirsi alle proposte esterne e per questo motivo non potevamo che aderire a questo progetto. Tra terni e Narni c’erano già delle collaborazioni in questo campo, ora subentriamo anche noi per un percorso virtuoso e da sviluppare nel tempo. Inoltre per Amelia, questo Festival, non può che essere un’importante vetrina».

Le polemiche Mario Fornaci, presidente della fondazione Carit, è intervenuto alla presentazione del Festival sollevando una polemica: «La fondazione Carit è sempre sensibile e vicina agli eventi culturali del territorio e, quindi, all’associazione Mozart Italia. Le diamo fiducia e la sosteniamo a livello economico – 40 mila euro quest’anno – e per questo mi sento in diritto di esporre una lamentela. A mio modesto parere il Festival è poco equilibrato, dato che noto poca diffusione su Terni. Non voglio togliere niente a Narni, ci mancherebbe, ma mi piacerebbe che gli eventi fossero distribuiti diversamente, così come la possibilità di ospitare i giovani e le loro famiglie, in modo da coinvolgere anche le strutture ricettive del territorio ternano. Sono anni che lo chiedo, senza aver mai ricevuto nessun riscontro».

Le risposte Anaïs Lee non ha tardato a rispondere: «È vero, sono tre anni che Fornaci avanza queste richieste e io continuo a promettergli che rispetterò il suo volere. Il problema principale è la difficoltà di organizzazione perché, per il corretto svolgimento delle masterclass, necessitiamo di aule e alloggi per i partecipanti e su Narni abbiamo trovato quello che cercavamo. Un borgo raccolto dove i partecipanti hanno tutto a portata di mano e, perché no, anche accattivante a livello turistico. Terni, in questo, è più dispersiva, sia a livello territoriale che amministrativo».

Carsulae E un pizzico di polemica arriva anche dalla stessa Anaïs Lee: «Quest’anno, però, avevamo provato a muoverci un po’ sul territorio ternano, andando a fare un sopralluogo nell’area archeologica di Carsulae, un logo incantevole dove ci sarebbe piaciuto organizzare almeno un evento del cartellone del Festival. Ma le problematiche erano troppe e abbiamo dovuto demordere, almeno per quest’anno. Per gli spettatori, la strada da percorre dal parcheggio al luogo dell’ipotetico evento, sarebbe stata troppo lunga e buia e non ci sarebbe stato permesso mettere delle fiaccole per illuminare. Per non parlare dei bagni che, per quanto ho capito, non sono del tutto agibili. Infine, il bar. Nessuno ci garantiva l’apertura serale e, ovviamente, non si può organizzare un evento, in agosto, senza mettere a disposizione del pubblico un bar. Chissà se in futuro queste problematiche si potranno arginare?».

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