Alta tensione – e carte bollate – fra la presidente della Regione Catiuscia Marini e il Movimento 5 Stelle. A scatenare il putiferio, l’ennesimo, è stata la nota – firmata anche dal senatore Stefano Lucidi – con cui lo scorso 6 maggio il capogruppo pentastellato in consiglio regionale, Andrea Liberati, aveva commentato l’attivo degli iscritti al Pd che si era tenuto il giorno precedente a Terni e in cui non erano mancate le espressioni di solidarietà nei confronti del sindaco Leopoldo Di Girolamo, finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’indagine ‘Spada’.
La nota ‘incriminata’ «In una vicenda drammatica quale quella in corso a Terni – aveva scritto Liberati nella nota firmata anche da Lucidi – con riflessi politici regionali e nazionali, mancavano solo i reiterati applausi da capo ultrà di Catiuscia Marini. Ieri, in un albergo della città dell’acciaio, dismettendo more solito gli scomodi abiti di presidente di tutti, e indossando quelli a lei più consoni di esponente di punta della curva Nord, non ha mancato di manifestare platealmente il proprio appoggio al sindaco, pur essendo questi ancora in una posizione delicatissima, ristretto com’è in casa sua. Ecco: se esiste un modo per peggiorare la situazione, intervenendo a gamba tesa nel pieno dell’azione della magistratura, occorre riconoscere che Catiuscia Marini e il Pd lo stanno tenacemente perseguendo. Questo è autolesionismo senza confini. La comunità , pur abituata alla deriva della casta partitocratica, è allibita per tanta hybris. Non bastano svariati decenni di impunità per assumere oggi uno stile finalmente rispettoso delle istituzioni tutte, a partire dall’adempiere con disciplina e onore i propri incarichi politici, le proprie funzioni pubbliche?».

Denuncia in vista La replica della presidente Marini è affidata all’avvocato Nicola Pepe: «Ricevo dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’espresso incarico di significare e rappresentare quanto segue. La Presidente Marini in queste ore, con profondo stupore, ha appreso del contenuto di uno scritto diramato ad alcuni media dal consigliere regionale Andrea Liberati, capogruppo del ‘Movimento 5 Stelle’ nel consiglio regionale dell’Umbria. La predetta nota dal titolo ‘Con gli applausi di ieri l’autolesionismo del Pd non ha confini’ si ritiene gravemente denigratoria della reputazione politica e civile della presidente Catiuscia Marini nonché della sua immagine di pubblico amministratore, vieppiù in considerazione dell’incarico istituzionale che ella riveste. Infatti, sin da subito, va osservata l’assoluta incongruità delle affermazioni in essa contenute con riferimento alla partecipazione della presidente Catiuscia Marini all’evento svoltosi a Terni durante la giornata del 5 maggio a cui hanno, tra l’altro, presenziato la vice presidente della Camera dei deputati, Marina Sereni, il sottosegretario al ministero dell’Interno, Gian Piero Bocci, i parlamentari umbri Giampiero Giulietti, Gianluca Rossi e Walter Verini, il vice presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, il consigliere regionale Eros Brega ed, infine, numerosi sindaci del territorio nonché tanti esponenti delle istituzioni locali. Con riferimento alla predetta nota si rappresenta che la presidente Catiuscia Marini mi ha già conferito mandato al fine di tutelare nelle sedi competenti l’immagine e la reputazione anche della carica istituzionale che ella riveste».