Il PD Umbria: «Rispetto per Di Girolamo»

Attivo degli iscritti a Terni con tutte le più alte cariche del partito con incarichi istituzionali. Leonelli: «Davanti a tutto l’interesse delle istituzioni e della comunità»

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Lo hanno chiamato in tanti modi. Anche roboanti. Ma forse è bene riportare tutto nella giusta dimensione: il Partito Democratico dell’Umbria ha voluto mandare un messaggio – forte e chiaro – a tutti, magistrati del ‘riesame’ compresi: il fronte è compatto, non ci sono fronde e il sindaco non si tocca.

L’INCHIESTA IN COMUNE

Tutti presenti E che la circostanza fosse di quelle non comuni lo ha dimostrato il fatto che ci fossero proprio tutti: dal sottosegretario Bocci, alla vice presidente della Camera Sereni e al senatore ternano Gianluca Rossi; dalla presidente della Regione Marini, al vice presidente Paparelli; poi via via l’élite del Partito Democratico e giù fino agli iscritti che portano acqua e voti. Ma non c’é stato dibattito, a dimostrazione che quella di venerdì è stata solo una dimostrazione da dare all’esterno: per parlarsi si parleranno, ma lo faranno in privato.

Leonelli Le parole del segretario regionale, Giacomo Leonelli – unico a parlare dopo l’introduzione fatta da quello ternano, Jonathan Monti e insieme al capogruppo in consiglio comunale Cavicchioli – non lasciano, almeno ufficialmente, adito a dubbi: «L’interesse delle istituzioni e della comunità che rappresentiamo sarà sempre anteposto agli interessi di bottega. Ai cittadini vogliamo dire che come Pd ci siamo, siamo una comunità forte, unita e che non faremo sconti al nostro senso di responsabilità rispetto all’approccio che terremo nei confronti di questa vicenda».

La risposta Il segretario ha ribadito che «è importante che oggi ci sia una risposta unitaria del gruppo dirigente largo del Partito Democratico. Questa è una vicenda che ci addolora; non ho parlato volutamente di amarezza perché l’amarezza è un sentimento asettico, mentre la nostra comunità è coinvolta emotivamente anche per la vicenda umana che riguarda persone prima che amministratori, militanti a cui abbiamo sempre riconosciuto impegno, serietà e correttezza. Noi non siamo un gruppo sparuto di dirigenti che vogliono rimanere sulla barca, ma siamo qui a rappresentare i ternani che ci hanno consegnato un mandato, a cominciare dagli oltre 4 mila che domenica scorsa hanno votato alle primarie, e a loro vogliamo lanciare un messaggio: per noi vengono prima le istituzioni e gli interessi della collettività. Sembra una banalità ma se leggiamo le reazioni sguaiate è decisamente sopra le righe di molti in queste ore non lo è. Per noi il sindaco è sempre il sindaco di tutti a prescindere dalla tessera di partito che ha in tasca, leggo invece voglia di gogna da parte di una certa politica».

Di Girolamo Leonelli, poi, ha detto che «ci ha sconfortato qualche reazione violenta sui social verso una persona, Leopoldo Di Girolamo, che non ha mai esitato a mettersi in prima linea per difendere la sua città e non ha mai fatto un passo indietro rispetto alla responsabilità di guidare una comunità, quella ternana, che forse a livello regionale è stata quella che più di tutte, in questi anni, ha saputo fare squadra con un sentimento di coesione non comune di fronte alle difficoltà. Rispetto a questo è giusto ricordare come Leopoldo abbia anteposto l’impegno civico ai suoi interessi e credo che sia giusto chiedere rispetto».

Fare in fretta Sui tempi, il segretario regionale del Pd è stato chiaro: «Gli organismi sono convocati in maniera permanente e se chiediamo alla magistratura, che rispettiamo sempre e non a corrente alternata, di fare al più presto luce non è perché vogliamo che passi in fretta la nottata, ma perché siamo consapevoli che quando una apicalità istituzionale non è nella possibilità di esercitare il proprio ruolo ne va dell’interesse dell’istituzione e della città. Nei confronti di chi aspetta di veder rotolare dal patibolo le teste credo che il Pd faccia bene a porsi dicendo che il nostro primario interesse è quello di pensare alla collettività e al benessere delle istituzioni, che anteporremo sempre agli interessi di bottega. Questo è quello che ci ha sempre distinto». 

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