Massoneria, patrocini: ancora polemiche

Quelli concessi al convegno perugino hanno fatto molto discutere: faccia a faccia fra Bisi e Rosetti

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Il convegno di Perugia – inserito dal Grande Oriente d’Italia nei festeggiamenti per il 300 anni della Massoneria – è ancora al centro delle polemiche per la concessione dei patrocini istituzionali da parte della Regione Umbria, delle Province di Perugia e di Terni e del comune capoluogo.

Massoneria Perugia Bisi Rosetti

Bisi e Rosetti

Confronto sul palco Polemiche cui dal palco ha risposto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, senza sapere che ad ascoltarlo, in platea, oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni, c’era anche Cristina Rosetti, consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle e firmataria dell’interrogazione con la quale si chiedeva conto al Comune della concessione del patrocinio, definita «una aberrazione tutta italiana». E dopo il convegno la Rosetti è salita sul palco per chiarire la sua posizione. «Ha fatto bene – ha detto Bisi – se sapevo che lei era presente la ringraziavo».

IL FACCIA A FACCIA (VIDEO)

Rosetti: patrocinio concesso con leggerezza «Il patrocinio – scriveva la Rosetti – dovrebbe avere finalità morali e viene allegramente dato al convegno di un’organizzazione che ha segnato molto la storia italiana e di cui non possono essere noti i suoi appartenenti». Fra le altre cose, l’interrogazione chiede infatti esplicitamente se ci siano massoni nel comune di Perugia che avrebbero spinto per la concessione di questo patrocinio.

La polemica in Commissione Antimafia La polemica ha coinvolto anche i membri pentastellati della Commissione Antimafia, che hanno ricordato come il Grande Oriente d’Italia si sia rifiutato di «ottemperare alla richiesta della Commissione di fornire gli elenchi per la nostra indagine sui rapporti tra mafie e massoneria. Abbiamo dovuto ricorrere al sequestro degli elenchi a fronte dell’atteggiamento denigratorio e di costante mancanza di collaborazione da parte del gran maestro Bisi. Addirittura è stato presentato un ricorso alla Cedu da parte del Grande oriente d’Italia. Si tratta di un chiaro e netto attacco inammissibile ad una istituzione dello Stato importante come la Commissione Antimafia. Gli enti locali umbri dovrebbero prendere atto di questo scempio e invece hanno concesso il patrocinio».

A PERUGIA UN CONVEGNO PER I 300 ANNI DELLA MASSONERIA

Bisi: il Fascimo chiedeva trasparenza La posizione di Bisi e della Massoneria su questo punto è chiara ed è stata espressa anche nell’intervista concessa dal Gran Maestro a umbriaOn: «La completa trasparenza delle associazioni private veniva chiesta nel Fascismo e ci sorprende che una richiesta del genere venga fatta da uno stato democratico che anche noi fra l’altro abbiamo contribuito a creare». E poi accuse a chi ha creato polemiche senza conoscere la storia, sulla base quello che Bisi chiama «un preconcetto verso una associazione che vuole solo fare del bene».

Massoneria PerugiaLa storia dell’Umbria E proprio su questo aspetto – il potere e i rapporti con la politica, soprattutto in Umbria – si basano le polemiche sulla Massoneria. Polemiche che sono continuate anche dopo il convegno, nel faccia a faccia sul palco, che è stato pacato ma serrato: «La storia della nostra regione è molto intrecciata alle logge – dice la Rosetti – in Umbria non siete minoranza, ammettetelo. Siete un potere, se non altro per il peso specifico dei vostri iscritti».

La Massoneria è potente o no? «Se pure fosse vero che la storia del territorio umbro è fatta anche di massoneria è un discorso che riguarda le singole persone – ha replicato Bisi – noi non abbiamo mai fatto campagna politica per qualcuno in particolare». «Però non siete minoranza – incalza la Rosetti – ed è giusto che la storia venga conosciuta da tutti. Per questo mi farebbe piacere che il sindaco rispondesse all’interrogazione».

Responsabilità personale o di gruppo Il confronto è andato avanti sulla natura delle responsabilità (personali o ‘di gruppo’?) di chi fa attività pubblica. Se un massone sbaglia (o fa bene) lo fa come uomo o come massone? Il riferimento è ai tanti punti bui della storia delle logge, in Italia e non solo. «Ma è un discorso che si può fare con chiunque. Anche con il Movimento Cinque Stelle. Quando avrete 2-300 anni di storia – dice Bisi alla Rosetti – non pensa che anche il vostro movimento potrebbe avere dei punti bui?».

Un punto d’incontro «La mia era una interrogazione equilibrata e con la finalità di saperne di più – spiega la Rosetti – sarebbe bello e utile che ci fosse maggiore trasparenza, magari si potrebbe trovare anche una soluzione intermedia. Si potrebbe anche scegliere di consentire di dirlo a chi ha voglia di farlo. Potrebbe essere un primo passo. Mi rendo conto che è un fatto privato ma io, come cittadina, credo sia giusto saperlo».

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