di F.T.
Il fatto risale alla prima serata dello scorso 18 giugno e il riserbo degli inquirenti è stato finora massimo, in ragione della delicatezza del caso – sul piano personale ma anche sociale – e dell’età dei soggetti coinvolti, tutti minorenni al momento dell’accaduto. Le certezze sono che, ad inizio luglio, due 17enni di nazionalità egiziana sono stati arrestati a seguito di un’indagine condotta dalla procura della Repubblica dei minorenni di Perugia e dai carabinieri del comando Compagnia di Terni, con la pesante accusa di aver violentato sessualmente una 15enne di Terni. Teatro dei fatti, un’area che si trova a pochi passi dall’abitato di Ferentillo, lungo il corso del fiume Nera. Secondo quanto denunciato dalla ragazza il giorno successivo la presunta violenza, i due – che conosceva già di vista – l’avrebbero avvicinata dopo che la stessa era scesa dall’autobus con cui aveva raggiunto il paese della Valnerina ternana. Da lì, l’avrebbero convinta a seguirli fino ad arrivare lungo il fiume, dove si sarebbero consumati i turpi abusi. Immediate le indagini dell’Arma a seguito degli accertamenti medici e della denuncia sporta. Indagini che hanno portato all’arresto dei due giovani, eseguito qualche giorno dopo il fatto – l’8 luglio – nel centro di accoglienza ferentillese presso cui erano entrambi domiciliati. Ora si trovano nell’istituto penale per i minorenni di Firenze e l’indagine è tutt’ora aperta. Tanto che martedì, a Perugia, si è tenuto l’incidente probatorio nel quale il tribunale per i minorenni ha incaricato un perito – uno psicologo – di accertare l’attendibilità clinica della persona offesa. Si tornerà in aula a novembre per ascoltare le conclusioni elaborate dal consulente, dopodiché gli atti torneranno alla procura diretta da Flaminio Monteleone per le determinazioni del caso e la prosecuzione delle attività di indagine sul conto dei due giovani egiziani, difesi dagli avvocati Lorenzo ed Enrico De Luca del foro di Terni.