La denuncia penale aveva fatto seguito alla causa civile di fronte al tribunale di Terni per tutta una serie di azioni che – a suo dire – lo avevano di fatto marginalizzato all’interno dell’azienda, causandogli svariati problemi di salute. L’uomo, 49enne ternano e dipendente del consorzio di bonifica Tevere-Nera, si è però visto archiviare la querela presentata nei confronti dell’ente per tutta una serie di ipotesi di reato: abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio, favoreggiamento personale e mobbing. Procedimento che aveva portato all’apertura di un fascicolo in procura e che vedeva tre dipendenti indagati.
«Soddisfatti» A darne notizia è il vice presidente dell’ente consortile, Ortenzio Matteucci, secondo il quale «l’esito del procedimento è motivo di grande soddisfazione e afferma la massima trasparenza e correttezza delle procedure, degli atti e dell’operato del consorzio Tevere-Nera». Per la stessa vicenda, anche uno dei consiglieri dell’attuale amministrazione aveva presentato un esposto alla procura della Repubblica di Terni, a sostegno dell’azione legale del dipendente.