Terni, Tevere-Nera: «Pronta la denuncia»

La direttrice del consorzio replica al dipendente che ha fatto causa all’ente per mobbing. E spunta un altro procedimento

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Una replica netta, quella della direttrice del consorzio di bonifica Tevere-Nera, ai procedimenti giudiziari avviati da un dipendente dell’ente che ha presentato ricorso al giudice del lavoro di Terni per presunti e ripetuti episodi di mobbing che lo avrebbero colpito nel corso degli anni. Un passo a cui si è aggiunta anche una denuncia penale per la mancata apertura della relativa procedura di invalidità da parte dell’ente.

La replica La direttrice del consorzio, attraverso l’avvocato Massimo Proietti, «respinge ogni calunniosa e diffamatoria accusa del dipendente che assume essere stato vittima di mobbing ed ha già dato mandato per presentare una circostanziata denuncia nelle opportune sedi. Al di la della posizione che assumerà l’ente – afferma l’avvocato Proietti – la direttrice sottolinea l’inaccettabile strumentalizzazione di una vicenda che dovrà essere chiarita solo in sede giudiziaria».

In tribunale Intanto di presunti episodi legati al contesto lavorativo del consorzio di bonifica, si tornerà a parlare in aula fra pochi giorni, di fronte al gup Simona Tordelli, che dovrà decidere in merito ad un procedimento aperto dalla procura di Terni per ‘atti persecutori’ nei confronti di una dipendente dell’ente.

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