Mondiale per Club, Perugia non ci sarà

«Non ci stiamo a pagare un’agenzia pubblicitaria per partecipare ad una manifestazione per la quale non abbiamo conquistato il titolo sportivo sul campo»

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La Sir Perugia non parteciperà al Mondiale per Club. La decisione è stata comunicata nella tarda serata di lunedì, dopo una lunga riunione tenuta fra dirigenti e staff tecnico negli uffici del Palabarton.

La motivazione è duplice: logistica e tecnica. Da un lato, Bernardi non vuole sovraccaricare di impegni una squadra che si ritroverà già in ritardo rispetto all’inizio della stagione, in virtù del campionato mondiale di settembre. Dall’altro lato, e questa è probabilmente la motivazione più importante, la società del presidente Sirci non vuole pagare per partecipare ad una manifestazione per la quale non ha conquistato il titolo sportivo sul campo.

«Non paghiamo per giocare» «Un criterio di ammissione – recita la nota – che contrasta con il principio che dovrebbe essere cardine e che è quello sportivo. La società quindi reputa conveniente investire le proprie risorse partecipando a manifestazioni alle quali ha meritato di prendere parte e quest’anno saranno parecchie e molto importanti sia in Italia che in Europa e non ritiene strategico quindi spendere denaro ed energie verso il cosiddetto mondiale per club che, organizzato in questo modo, perde un po’ di fascino in quanto riservato in minima parte a chi ha diritti sportivi e maggiormente a chi acquista diritti economici esclusivamente pagando una tariffa. Perugia auspica che in futuro si consideri l’idea di organizzare questa manifestazione in modo meritocratico e dove a sfidarsi siano squadre presenti per loro meriti e non pagando tariffe di partecipazione. Sarebbe questa la strada migliore per dare al mondiale per club il prestigio che davvero merita».

Chi merita Le squadre formalmente qualificate al momento sono tre: i campioni d’Europa (Zenit Kazan), i campioni del Sudamerica (Sada Cruzeiro) e i campioni d’Asia (Sarmayeh Volleyball Club). Gli altri cinque posti vengono assegnati a chiunque paghi una tassa di iscrizione ad una agenzia pubblicitaria di Varsavia, società privata che organizza il torneo, che quindi non rientra nelle competizioni Fivb.

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