Conti a Montecastrilli: «Debiti fuori bilancio e disavanzo, si rischia»

Il consigliere Accorroni: «Con una simile mole si troverebbe nel giro di pochi giorni nella stessa situazione del comune di Montefalco»

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di Sabina Accorroni
Consigliere comunale Montecastrilli

La Provincia di Terni per i comuni del suo territorio ha rappresentato nell’ultimo decennio una specie di società di mutuo soccorso. Il comune di Montecastrilli negli ultimi 12 anni non ha riversato un solo euro di quei tributi incassati per conto della Provincia, e cioè l’addizionale sui rifiuti e la quota autovelox. Inoltre ha cancellato circa 246.000 euro senza alcuna motivazione scritta e non ha registrato la quota incassi per la provincia da recupero dell’evasione di queste due entrate.

Le Province non sono state ancora abolite, ma alcune di esse, come è il caso della provincia di Terni, hanno fatto di tutto per abolirsi da sole. La Provincia di Terni infatti non ha richiesto per almeno 12 anni le somme prima citate incassate dai comuni per proprio conto, nel solo 2019 ha pagato circa 230.000 euro di interessi passivi. Solo il 18 agosto di quest’anno ha inviato dei moduli annuali nei quali i Comuni dovevano inserire le proprie cifre di debito da partite di giro accertate e incassate dai singoli comuni.

La Provincia ha chiesto la restituzione di questi moduli compilati entro il 7 settembre, per poter avere il tempo di inserire entro la data del 30 novembre (l’assestamento definitivo di bilancio) le possibili sopravvenienze attive che per i comuni avrebbero rappresentato dei debiti fuori bilancio, il nostro Comune come era facile prevedere non ha fatto nulla. Dai nostri calcoli i debiti fuori bilancio del nostro comune nei confronti della Provincia sarebbero derivati da cancellazione di residui passivi senza una motivazione scritta per un totale di circa 246.000 euro e poiché sono cancellazioni di vecchia data, anche risalenti al 2010, il maggior disavanzo che ne deriva supererebbe i 2 milioni di euro.

A dire dell’amministrazione la cifra di incassi non riversata ammonterebbe a circa 356.000 euro risalenti quindi anche ai primi anni 2000. Ad una mia interpellanza di un mese fa il Comune ha evidenziato che fino ad agosto di quest’anno quegli incassi la Provincia non li aveva mai richiesti. A nostro parere comunque non è certo una buona ragione per chi doveva prendere la decisione di pagare e non l’ha fatto per evitare le sanzioni previste in questi casi.

Il ministero degli Interni non ha dubbi, in questi casi non è l’ente, non sono i cittadini a dover rifondere il danno dei maggiori interessi di mora o le perdite dovute al mancato recupero di crediti da parte della Provincia e dalla decisione presa dal comune di non pagare a norma di legge gli incassi ricevuti per conto terzi.

Sommando il disavanzo attuale del nostro Comune e quello che deriverebbe da questi potenziali debiti fuori bilancio che dovevano essere riconosciuti o motivare le legittime scelte di queste cancellazioni, il nostro Comune con una simile mole di debiti fuori bilancio e di maggior disavanzo si troverebbe nel giro di pochi giorni nella stessa situazione del comune di Montefalco. I tempi previsti dalla legge per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 del Tuel sono limitati a pochi giorni.

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