Montecastrilli, torna la tradizione con Agricollina

La mostra mercato riparte dopo due anni di stop, dal 23 al 25 aprile al centro fiere don Serafini

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Dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, torna a Montecastrilli l’edizione annuale di Agricollina, mostra mercato delle macchine agricole collinari e degli animali da cortile. L’evento che si svolgerà dal 23 al 25 aprile al Centro fiere don Serafini, è stato presentato martedì mattina nella sede della Provincia di Terni dal sindaco di Montecastrilli Riccardo Aquilini, affiancato dalla vicepresidente della Provincia Monia Santini, dal presidente di Coldiretti Umbria Albano Agabiti, dal segretario generale di Camera di commercio regionale Federico Sisti e dal direttore di Confartigianato Terni Michele Medori.

Agricollina

«Siamo giunti alla 54esima edizione, che si aprirà con il prologo del 22 aprile in concomitanza con la Giornata mondiale della Terra ed in occasione del convegno dedicato alla figura di Adriano Ciani che negli anni ha dato un grande contributo alla nostra fiera», ha detto il sindaco che ha sottolineato gli asset dell’evento. «Agricollina è uno degli appuntamenti più importanti del settore in Umbria e coniuga insieme tradizione e innovazione offrendo ogni anno le più importanti novità dal punto di vista tecnico e dei prodotti. Le edizioni sarebbero 56 se non ci fosse stata la pandemia, ma soprattutto la prima forma di quella che oggi è Agricollina nacque nel 1956 per opera di don Antonio Serafini a cui è dedicato il centro fiere». Appoggio e sostegno da parte della Provincia è stato annunciato dalla vicepresidente che ha parlato di «istituzioni al servizio dei territori e degli eventi di qualità che vanno accolti e incentivati. Agricollina è l’esempio di come il passato si possa tramandare in maniera virtuosa per traghettarlo nel presente e nel futuro mettendo in mostra i prodotti delle nostre terre e le nostre realtà che vanno fatti conoscere sempre di più. Sotto questo profilo Agricollina è una delle fiere principali dell’Umbria e fra le più interessanti a livello nazionale». Il segretario generale della Camera di commercio ha evidenziato che «secondo recenti indagini, emerge che gli italiani avvertono il bisogno di essere legati a qualcosa di solido. Il settore agricolo sembra essere uno di più attrattivi e Agricollina, sotto questo profilo, ne diventa un veicolo importante, sia per far conoscere tecniche e prodotti e sia per offrire una risposta alle crescenti richieste dei giovani». Il presidente di Coldiretti ha detto poi che «Agricollina si apre con due dati importanti: il primo è che l’agricoltura ha giovato al pil nazionale durante la pandemia e il secondo è che è il settore dove si sta investendo di più in tecnologia e innovazione. Agricollina così diventa il luogo i confronto su un settore in crescita e che può dare molto all’Umbria e al paese, con produzioni e aziende a bassissimo impatto ambientale e con metodologie calibrate sull’innovazione». Infine il direttore Medori ha assicurato il sostegno di Confartigianato «ad una fiera come Agricollina che valorizza l’Umbria e i prodotti e grazie anche ad aziende e produzioni ambientalmente sostenibili favorisce il turismo esperienziale e la crescita dei territorio».

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