Guai di bilancio e accuse a Montefalco

Ad attaccare è il gruppo ‘SìAamo Montefalco’: nel mirino il sindaco Titta e l’ex primo cittadino Tesei. «Disavanzo di oltre 4 milioni. Verso il dissesto»

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«Gli oltre 4 milioni e 200 mila euro di disavanzo di cui l’amministrazione dà atto sono la definitiva conferma di ciò che l’opposizione sostiene da lungo tempo, circa la disastrosa situazione finanziaria in cui versa il Comune, dopo 10 anni di amministrazione di destra, che sta portando al dissesto». Ad attaccare sul bilancio tirando in ballo gli ultimi anni è il gruppo ‘SìAmo Montefalco’, il quale parla di «rischio commissariamento». Nel mirino finisce l’ex sindaco e attuale presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

Il rendiconto

Daniele Moricini, Roberto Micanti, Monia Scarponi e Vincenzo Riommi entrano nei dettagli: «Il 9 luglio scorso, il prefetto di Perugia ha diffidato il consiglio comunale di Montefalco ad approvare il rendiconto di gestione 2019 entro 20 giorni dalla notifica stessa, pena la nomina di un commissario ad acta. Questo in quanto il 30 giugno è scaduto il termine ultimo (prorogato per l’emergenza covid) previsto dalla legge per l’approvazione del rendiconto, il che evidenzia un grave inadempimento dell’amministrazione, che rischia di portare al commissariamento l’ente stesso. Ancor più grave è però il fatto che lo schema di rendiconto 2019 da sottoporre al consiglio per l’approvazione e già approvato dalla giunta, certifica l’esistenza al 31 dicembre 2019 di un disavanzo di 4.225.719,75 euro; è inoltre costretta ad attestare (come si evince dalla tabella dei parametri di deficitarietà strutturale, allegata al Rendiconto di gestione 2019), che il Comune di Montefalco è ente strutturalmente deficitario. Ma non basta. La stessa giunta attesta, sempre nel documento che ha approvato, che nel solo 2019 il patrimonio netto si è ulteriormente ridotto di oltre 2 milioni di euro. In concreto debiti e passività varie messe insieme in questi anni equivalgono oramai al valore del patrimonio accummulato dal Comune in quasi mille anni di storia».

La voragine

Il gruppo sottolinea poi che «a fronte di una situazione di tale gravità, il sindaco di Montefalco Luigi Titta, in una intervista alla stampa ha dichiarato senza mezzi termini che si è in presenza di una vera e propria ‘voragine’ nel bilancio comunale. Questa ammissione, arrivata con colpevole ritardo, è gravissima, visto che nel maggio dello scorso anno in consiglio comunale e in campagna elettorale sia lui che l’ex sindaco Donatella Tesei dichiaravano, evidentemente raccontando cose non vere, che non vi era alcun disavanzo, minimizzavano la gravità della situazione e nascondevano la verità dei fatti, omettendo di porre in essere gli atti dovuti, idonei a contenere gli effetti negativi della sconsiderata gestione da loro stessi attuata fino a quel momento. L’amministrazione comunale avrebbe dovuto da tempo mettere sotto controllo la spesa e invece non lo ha fatto, neppure quando la Corte dei conti, nel 2017, fece emergere la presenza di un disavanzo di quasi 1,5 milioni di euro: è assolutamente certo, quindi, che questo risultato – continuano – è il frutto di tutti i 10 anni di governo della destra a Montefalco e di questo dato, che noi conosciamo benissimo, sono responsabili tutti gli amministratori che si sono succeduti in questi anni e in primis i sindaci sia Tesei che Titta».

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