
di Enrico Melasecche
Lista Civica “I love Terni”
Da quella lontanissima decisione del 1997 con cui decidemmo in giunta di accendere un mutuo, oggi estinto, per acquistare dall’Esercito quella porzione della Fabbrica d’Armi per realizzarvi il Museo delle Armi, sono trascorsi quasi vent’anni che celebreremo nel 2017 come emblema della inconcludenza della politica su obiettivi che pur sono importanti per il presente ed il futuro della città.
Ho ricordato due giorni fa in consiglio che quel l’accordo con cui acquisimmo la proprietà di quello storico capannone vincolava il Comune a realizzare il Museo entro un termine temporale ormai ampiamente scaduto pena la retrocessione dello stesso all’Esercito.
La I Commissione cui il mio atto è stato inviato, ha programmato un sopralluogo perché molti conoscono la raccolta di armi ma pochi hanno cognizione di dove dovrebbe essere esposta in modo definitivo e lo stato dei luoghi dopo il primo appalto gestito dalla Soprintendenza per il consolidamento statico della struttura.
La cosa bislacca che contraddistingue questa giunta è quella di astrarsi dai problemi reali ed urgenti per andare ad infilarsi in progetti altisonanti, come la realizzazione dell’Uovo di Ridolfi, costosissimo, peraltro stravolgendo completamente l’idea che fu di Ridolfi quanto a destinazioni di quell’edificio, dimenticando però progetti già avviati, su cui c’è un’attesa ormai anche spazientita da parte della città, che non crede più a promesse elettorali sempre meno credibili ripetute da una generazione.
Occorre uno sforzo di fantasia nel congegnare la soluzione finale, occorre intessere rapporti proficui con il Ministero dei Beni Culturali per ottenere un finanziamento adeguato, occorre soprattutto pretendere dalla Regione che incassa milioni di euro dallo sfruttamento delle acque di Piediluco come bacino idrico ma lascia a Terni solo le briciole, un impegno concreto che chiuda questa storia intrisa di incapacità e troppe chiacchiere.
Se allo scoccare del ventennio da quando un’altra amministrazione volle il Museo delle Armi, la soluzione non sarà almeno impostata seriamente, mi farò promotore di una manifestazione in Viale Brin che ricordi ai ternani che la buona politica è quella che produce risultati non quella che in questi anni ha dimostrato anche su questo fronte disinteresse ed incapacità realizzativa.