Narni, botta e risposta sulla ex Sogeco

L’assessore: «Fatti e non solo parole dall’opposizione». La replica di Nevi (FI). Venerdì incontro con aziende e sindacati

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L’assessore allo sviluppo del comune di Narni, Marco de Arcangelis, ha convocato per venerdì mattina alle 11, al palazzo del Podestà, un incontro con le aziende e i sindacati sulla vicenda del fallimento ex Sogeco. «Metteremo in atto – afferma l’assessore – tutte le iniziative necessarie per tutelare un sito produttivo importante dal punto di vista industriale e occupazionale. Speriamo che anche l’opposizione dia il suo contributo alla soluzione di un problema di interesse generale con i fatti e non solo a parole, come purtroppo ha fatto su altre importanti vicende».

Macchinari all’asta «La situazione era ormai divenuta insostenibile – afferma De Arcangelis -. Dopo due tentativi di concordato da parte della vecchia proprietà, l’ex Sogeco è approdata al fallimento da febbraio di quest’anno, facendo almeno chiarezza sulle prospettive e sull’insostenibilità della conduzione precedente. La curatela fallimentare, a cui avevamo chiesto un incontro insieme alle organizzazioni sindacali che però non è stato concesso, ha proceduto all’attivazione dell’asta per la vendita dei macchinari che dovrà servire in primis al pagamento delle spettanze dei lavoratori. Appena avvenuta la gara, mi sono attivato contattando le imprese operanti nel sito per fare il punto della situazione e, quindi, per verificare le volontà da parte delle stesse di voler proseguire l’attività riacquistando i macchinari».

La replica Sulla questione interviene anche il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Raffaele Nevi: «L’assessore comunale allo sviluppo economico ha auspicato che sulla vicenda del fallimento ex-Sogeco di Narni anche l’opposizione dia un suo contributo. La nostra proposta è che la vicenda ex-Sogeco sia seguita da vicino anche dalla Regione, per fare in modo che non vengano meno altri preziosi posti di lavoro e soprattutto non si crei un’altra cattedrale nel deserto. Spero vivamente – aggiunge Nevi – che vogliano coinvolgere la Regione anche perché, come si è visto sulla vicenda del punto nascita, non mi pare che il Comune goda di grande autorevolezza e credibilità. Preoccupante in tal senso anche il diniego, da parte del curatore, di un incontro con lo stesso Comune e i sindacati. Per parte nostra se le istituzioni ci vorranno coinvolgere, siamo a disposizione come sempre perché ci interessa solo che non si perdano altri posti di lavoro».

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