Narni, clicca l’sms e gli spariscono 500 euro: «Fate attenzione»

Il racconto di un cittadino caduto nel tranello dello ‘smishing’ per colpa di un link-fake

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di F.L.

«Gentile cliente, La informiamo che è stato rilevato un accesso anomalo al suo conto. Per evitare la sospensione Accedi Ora:…». Convinto che il mittente del messaggio fosse davvero Banca Intesa Sanpaolo, non ci ha pensato due volte il cittadino di Narni Scalo che, qualche settimana fa, ha cliccato sul link che seguiva questo testo, recapitato sul suo telefono cellulare. Il risultato è stato però rovinoso: carta di credito clonata, 500 euro prelevati dal conto e, ora, una querelle aperta con l’istituto di credito.

La vicenda

Tecnicamente si chiama smishing (dalla combinazione delle parole sms e phishing), il tentativo cioè da parte dei truffatori di acquisire informazioni personali, finanziarie o di sicurezza tramite sms. Il messaggio chiede in genere di fare clic su un link o di chiamare un numero di telefono per ‘verificare’, ‘aggiornare’ o ‘riattivare’ il proprio account. Il link porta in realtà ad un sito web fasullo e il numero di telefono ad un truffatore che finge di essere la società legittima. Non l’unico episodio del genere, ovviamente, quello accaduto al cittadino narnese, che però ora recrimina di non essere stato informato adeguatamente dalla banca sui rischi a cui andava incontro. Il fatto in questione risale al 15 marzo scorso quando, a poche ore dalla ricezione del messaggio, sul conto dell’uomo vengono registrati due addebiti a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, il primo di 100 euro e il secondo di 400. Entrambi, si scoprirà poi, sono riconducibili ad altrettanti pagamenti effettuati in una pizzeria di Napoli.

Le rimostranze

«Mi sono accorto dei due addebiti solo il giorno dopo – spiega l’uomo -, quando mi sono reso conto che le carte erano state bloccate dalla banca per operazioni (questa volta era vero, ndr) anomale». È subito partita la denuncia ai carabinieri, nel frattempo la banca, in automatico, ha riaccreditato i 500 euro al cliente, spiegando che però sarebbe partita una verifica per capire come fossero andate le cose. E così al termine del controllo, l’intera somma è stata di nuovo sottratta da Intesa Sanpaolo dal conto del malcapitato. «Mi hanno spiegato che è stata colpa mia se mi hanno sottratto i soldi – racconta -, che non avrei dovuto cliccare sul link e che la banca mette in guardia i propri clienti dal non cadere in queste truffe. Ma io ho visto il messaggio informativo sul portale di Intesa una o due volte solo dopo che mi è accaduta questa brutta vicenda, mai prima. Dovrebbe essere pubblicizzato di più». Dopo le proteste con la banca, l’uomo è ora intenzionato a rivolgersi ad un avvocato per riavere quanto perso.

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