Narni: «Creiamo il comitato cittadino ‘Salviamo l’ospedale’»

Il vicesindaco Marco Mercuri e Federico Novelli, Claudio Ricci e Rita Strappatelli (Psi Narni) sostengono la proposta del dottor Maurizio Bazzucchi e del capogruppo del M5S Narni, Luca Tramini

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«Da anni siamo impegnati nel condurre una battaglia per scongiurare quello che, giorno dopo giorno, sta lentamente accadendo. Lo svuotamento quotidiano del nostro ospedale, l’emorragia continua di personale e quella di servizi e prestazioni erogate è continua e rischia di portare alla morte della struttura. Le decisioni prese dalla Regione Umbria e dalla Usl Umbria 2 durante la pandemia hanno assestato un ulteriore grave colpo». Il dottor Maurizio Bazzucchi e il capogruppo del M5S Narni, Luca Tramini, hanno lanciato l’iniziativa di costituire un comitato cittadino a difesa dell’ospedale.

Riorganizzazione dei servizi

«In questo periodo ci siamo opposti alla chiusura del servizio di primo soccorso e finita la prima emergenza Covid-19 ne abbiamo chiesto con forza la riapertura», scrivono il vicesindaco del Comune di Narni Marco Mercuri e Federico Novelli, Claudio Ricci e Rita Strappatelli (Psi Narni). «Allo stesso tempo abbiamo invocato la riorganizzazione dei servizi dei due presidi ospedalieri. Lo abbiamo fatto con comunicati, lettere all’assessore regionale e con una nostra mozione approvata dal consiglio comunale di Narni, con il voto contrario delle forze politiche del centrodestra, con la quale si chiedeva alla Regione ed alla Usl Umbria 2 l’immediata riapertura del punto di primo soccorso dell’ospedale di Narni; l’applicazione del piano di riorganizzazione attività presidi ospedalieri di Narni/Amelia così come sottoposto ai Comuni di Narni ed Amelia ed alle due strutture ospedaliere, accompagnato da un preciso crono programma; l’illustrazione delle tempistiche di realizzazione del nuovo ospedale comprensoriale di Narni-Amelia».

Il nuovo ospedale Narni-Amelia

Nel frattempo, «rassicurazioni del commissario straordinario Massimo De Fino e dell’assessore regionale alla sanità Coletto, poi finalmente un importante piano di riorganizzazione completamente disatteso. Parole smentite dai fatti. Non ci si venga a dire che è colpa dell’emergenza Covid. Sono ormai evidenti i gravi limiti dell’amministrazione regionale nella politica sanitaria. Certamente il modello veneto tanto caro all’assessore Coletto non è stato esportato a Narni. Sempre in questi mesi, abbiamo sostenuto la necessità di riprendere il percorso di realizzazione del nuovo ospedale comprensoriale di Narni-Amelia la cui realizzazione non può più essere rinviata. Ci siamo fatti, infine, con spirito costruttivo, con lettere alla presidente, all’assessore Coletto, alla narnese Pace, presidente della commissione sanità, propositori e promotori della proposta di adozione del modello di ospedalizzazione domiciliare già avanzata alla Regione dal dottor Favilli. Siamo riusciti a fare approvare all’unanimità a Narni e in altri comuni dell’Umbria mozioni di sostegno e di richiesta alla Regione».

«Costituire un comitato cittadino»

«Da anni sosteniamo, infatti, l’opportunità che la Regione adotti un modello di organizzazione della sanità territoriale umbra imperniato sulla ospedalizzazione domiciliare che consentirebbe di ridurre i tassi di ospedalizzazione, risparmiare posti letto da dedicare agli acuti, migliorare la qualità di vita del paziente e contenere la spesa sanitaria. Anche in questo caso nulla, nessuna risposta. Ci siamo sempre fieramente opposti a scelte penalizzati per i nostri servizi sanitari, anche con azioni eclatanti come lo sciopero della fame del vicesindaco Marco Mercuri. Continuiamo a farlo ora. Crediamo che tali battaglie debbano essere patrimonio di tutti e per questo raccogliamo l’invito del dottor Bazzucchi e del consigliere del M5S Luca Tramini a costituire un comitato cittadino, sperando – concludono – di trovare al nostro fianco tutte le forze politiche, anche quelle di opposizione (maggioranza di governo in Regione) che stanno consentendo tutto ciò senza alzare un dito».

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