Un anno di reclusione – a fronte dei tre chiesti dalla pubblica accusa – e una provvisionale di 3 mila euro da liquidare alla persona offesa.
Questa la sentenza emessa dal tribunale di Terni – giudice Francesca Scribano – nei confronti dui un 40enne di origini romene, residente a Terni, che nella notte fra il 22 e il 23 giugno del 2018, in un locale lungo la strada Tiberina a Narni, aveva aggredito un 33enne del Viterbese. L’uomo era imputato per lesioni personali in concorso.
La vittima si trovava nel bagno del locale quando il 40enne era entratro, colpendolo con un violento pugno all’altezza della mandibila. Dopo di lui, nel bagno erano entrati altri due soggetti – presumibillmente amici dell’aggressore e mai identificati – che avevano dato ‘manforte’ nel pestaggio.
Il giovane aggredito era poi riuscito a fuggire e a chiamare i carabinieri. Ricoverato in ospedale, aveva riportato fratture e lesioni giudicate guaribili in 45 giorni, salvo complicazioni. Il grave episodio sembra avesse avuto origine da banali screzi, di poco conto, sfociati però nella violenta aggressione.
L’imputato era difeso dall’avvocato Francesco Mattiangeli che si dice «moderatamente soddisfatto dell’esito, posto che sono state ridimensionate notevolmente le richieste del pubblico ministero. Il mio cliente si era sempre proclamato estraneo e – conclude – valuteremo se proporre appello».