Avvio della tariffa puntuale, Tari e raccolta differenziata a Narni, il nuovo anno inizia in polemica. Dopo l’annuncio dell’assessore all’ambiente Alfonso Morelli sulla partenza del nuovo sistema, ecco che arriva la pronta replica del capogruppo di Forza Italia Sergio Bruschini: «Il sistema di tariffazione è deciso dall’Auri ed è stato stabilito che la tariffa sarà almeno assoggettata ad aumento del 2.5%».
MORELLI E L’AVVIO DELLA TARIFFA ‘PUNTUALE’
«Autocompiacimento» Bruschini sottolinea che «assistiamo da tempo ad una sorta di continuo autocompiacimento dell’assessore Morelli in riferimento ai cosiddetti virtuosismi (sulla raccolta rifiuti) del Comune di Narni. In relazione al servizio di raccolta presso il nostro Comune ci sia consentito di obiettare che questo atteggiamento è fuori luogo. L’assessore non ha forse ancora recepito che il nuovo sistema di tariffazione viene deciso ora dall’Auri: l’autorità unica regionale per i rifiuti ha da poco stabilito che la tariffa anche del comune di Narni non calerà, ma sarà almeno assoggettata ad un aumento del 2,5%».
I problemi Secondo Bruschini «il presunto virtuosismo viene di fatto annullato a causa di un piano di gestione regionale dei rifiuti ormai vecchio, non adeguato ai nuovi standard e che di fatto penalizza anche Comuni dove la raccolta differenziata ha raggiunto buoni livelli. L’assessore questo non lo dice, ma parla solo di applicazione della tariffa puntuale, cosa buona e giusta, la quale però partirà solo nel 2019. Forse. Morelli non dice inoltre che il regolamento della Tari nel nostro Comune presenta una serie di norme a nostro dire vessatorie che vanno assolutamente modificate. Ne cito solo alcune: le superfici commerciali sono costrette a pagare come unica superficie adibita alla attività svolta anche gli spazi destinati a magazzino per le seconde abitazioni dove non si risiede; è comunque richiesto il pagamento per il nucleo famigliare già versato e pagato per l’abitazione dove si risiede; tutte le superfici a parcheggio vengono assimilate a superfice che produce rifiuti e assoggettate alla tariffa; così come, altra norma vessatoria, gli eventuali importi versati in sovrappiù non vengono riconosciuti dall’amministrazione e prescritti dopo cinque anni se non richiesti. Ne ho citate solo alcune per far capire all’opinione pubblica che di puntuale qui c’è solo la solita propaganda artificiosa e non veritiera, oltre ad avere un regolamento articolato e che di ‘puntuale’ non ha nulla. In sede di prossima discussione – conclude Bruschini – in consiglio proporremo il cambiamento di queste norme e ve ne daremo evidenza».