«Per effetto di tredicesime più robuste, le famiglie avranno a disposizione il budget più alto degli ultimi dieci anni: questo dato ci fa ben sperare in vista delle prossime festività. Vogliamo soprattutto considerarlo come primo segnale positivo di una ripresa che speriamo nel 2018 si possa davvero consolidare». A dirlo è Giorgio Mencaroni, presidente Confcommercio Umbria, commentando i dati dell’Ufficio studi Confcommercio, che ha presentato la sua analisi sull’andamento dei consumi, l’ammontare delle tredicesime e la propensione alla spesa e ai regali per il Natale.

«166 euro a testa» Secondo Confcommercio, la spesa per i regali di Natale sarà in linea con quella dello scorso anno: 166 euro pro capite. «Le famiglie avranno però maggiori risorse disponibili, che useranno per fare il punto dei loro bilanci, per un viaggio o una cena al ristorante in più. Questo dato ci sembra molto significativo – aggiunge Mencaroni – così come il giudizio del nostro Ufficio studi sul quadro economico complessivo, che risulta molto migliorato rispetto allo scorso anno».
Tornano i regali Finalmente, sottolinea l’associazione, «la curva che rappresenta la propensione agli acquisti durante le festività comincia un percorso in salita dopo la punta negativa del 2014: un altro segnale positivo. L’86,1% degli italiani quest’anno acquisterà regali per il Natale; la percentuale era crollata dal 91% del 2009 all’85,2% del 2014».
Redditi bassi Per quanto riguarda il reddito disponibile nel 2018, invece, «siamo ancora indietro rispetto ai massimi del 2007 di oltre 2.010 euro a testa; rispetto al minimo del 2014 abbiamo però recuperato circa 700 euro a testa, con una crescita cumulata in 4 anni del 4% reale. Valutazioni analoghe – dice il direttore dell’Ufficio studi Mariano Bella – valgono per i consumi: siamo ancora sotto di circa 1.000 euro rispetto al massimo del 2007, ma abbiamo recuperato altri 1.000 euro rispetto ai minimi del 2014, con una crescita del 6,3% nel quadriennio 2015 – 2018».