«Giustizia per mio figlio ucciso a 21 anni»

Martedì la decisione del Gup sul rinvio a giudizio del ragazzo accusato di averne provocato la morte per guida in stato di ebbrezza. La donna chiede che non scenda il silenzio sul suo dramma

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di Rezana Rrapaj
(mamma di Nikola Duka)

È passato oltre un anno e mezzo da quella sera del 14 marzo del 2019 in cui mio figlio Nikola ha perso la vita, ad appena 21 anni, all’interno della Galleria di Forca di Cerro, per mano di chi si è messo alla guida con un tasso alcolemico superiore al triplo del limite di legge, distruggendo per sempre i sogni di Niki e la vita di chi lo amava.

Il prossimo 27 ottobre verrà celebrata, innanzi al Gup del Tribunale di Spoleto – Federica Fortunati – l’udienza preliminare che vede imputato un venticinquenne residente nel comune di Sant’Anatolia di Narco, che, come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio del Pubblico Ministero Elisa Iacone, «ponendosi alla guida in stato di ebrezza alcolica con tasso alcolemico pari a 1.72 g/l, nonché circolando alla velocità di 112 Km/h (limite consentito di 90 Km/h) contromano, cagionava la morte di Duka Nikola, che che stava percorrendo la strada statale 685 a bordo della sua vettura».

In questi giorni in città, su mia iniziativa, sono stati esposti vari cartelloni in ricordo di Nikola, con una sua foto e con un messaggio chiaro: «Vivere è un diritto! Bere è una scelta! Guida con prudenza!». Messaggio che non può rimanere inascoltato e che deve servire da insegnamento a tutti ed in particolare ai giovani.

Ho anche distribuito nella zona volantini con il messaggio sopra indicato e ho chiesto a titolari e dipendenti di molte attività presenti in Città di poter mettere indosso, in questi giorni, una spilla con la scritta «Giustizia per Nikola».

Con l’occasione tengo a ringraziare le numerosissime persone che si sono manifestate disponibili ad indossare la spilla, mostrandomi tutta la loro vicinanza.

Il reato per cui è imputato colui che ha procurato la morte di mio figlio è un reato grave, severamente punito dalla legge.

Mi auguro quindi che sia resa Giustizia a Nikola e che venga applicata una pena adeguata alla gravità del fatto ed al dolore incolmabile che la perdita di Nikola ha procurato alla nostra famiglia, affinché nessuno si permetta mai più di mettere in pericolo la vita degli atri e nessuna madre debba provare la tremenda sofferenza che sono costretta a subire.

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