Nocciole turche o italiane? «Umbre»

Dopo la polemica di Salvini sulla produzione della Nutella, interviene il consigliere regionale Bettarelli (Pd): «Qui una produzione di qualità che deve essere valorizzata»

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Nocciole tuche o italiane per la Nutella? La polemica sollevata dal leader della Lega Matteo Salvini, poi parzialmente ‘rientrata’, viene raccolta dal consigliere regionale del Pd Michele Bettarelli, che non ha dubbi: «Nocciole umbre».

«Qui una grande opportunità»

«Sulla Nutella – osserva Bettarelli – Salvini ha detto una sciocchezza incredibile. La Lega fa solo propaganda. È vero che la Ferrero acquista gran parte delle nocciole per la Nutella all’estero, ma perché ne compra più del 20% della produzione mondiale. E anche volendo il nostro paese non ne produrrebbe abbastanza. C’è chi ha visto in questa realtà una ragione per fare della sterile polemica contro una delle migliori aziende italiane, come Salvini. E poi si sono gli umbri che hanno visto in questo una grande opportunità per gli agricoltori di aumentare la produzione di nocciole nel nostro paese. In Umbria abbiamo creduto nel valore della ricerca e della sperimentazione, dell’innovazione, nello sviluppo agricolo ed economico del territorio».

«Proseguire il lavoro di valorizzazione»

«La Regione – prosegue Bettarelli -, grazie a questo lavoro comune e alla lungimiranza di tanti agricoltori, è passata dalle parole ai fatti. L’università di Perugia, con la facoltà di agraria, ha sperimentato la nocciola francescana con connotato umbro. La Regione Umbria ha lavorato in un’ottica di diversificazione delle colture e incentivazione del legame fra produzione agroalimentare e produzione agricola e di filiera. La Regione ha quindi promosso il bando per la creazione e lo sviluppo di una filiera corta regionale per il nocciolo, mettendo a disposizione 2 milioni e 600 mila euro. Si tratta di incentivare aggregazioni tra agricoltori, che si impegnano a realizzare gli impianti per la produzione, e soggetti intermedi che si impegnano ad acquistare le produzioni di nocciola per lavorarle e venderle, così da permettere al settore corilicolo umbro di inserirsi in maniera adeguata e competitiva nel mercato nazionale e internazionale. Ma con tutte le volte in cui Salvini è venuto in Altotevere e in Umbria – sottolinea il consigliere di opposizione – nessuno gli ha spiegato questa grande opportunità di accrescere la produzione di nocciole italiane che qui stiamo provando a cogliere con il lavoro di tutti? E i rappresentanti della Lega locale non hanno niente da dire su questa uscita assurda del loro capo? Oppure questo attacco è il segnale di un disimpegno della nuova giunta regionale dal progetto di filiera del nocciolo? Non basta lamentarsi. Piuttosto bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per il futuro, costruendo nuove opportunità per l’agricoltura. La prossima volta – conclude Bettarelli – se Salvini torna delle nostre parti, qualcuno glielo spieghi».

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