‘Ocriculum AD 168’, si torna a viaggiare nella storia

L’evento, in programma ad Otricoli dal 27 al 29 maggio, rievoca i fasti dell’antica città al tempo dell’imperatore Marco Aurelio

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Torna ‘Ocriculum AD 168’, la manifestazione quest’anno si svolgerà ad Otricoli l’ultimo fine settimana di maggio. Un evento che rievoca i fasti dell’antica città al tempo dell’imperatore Marco Aurelio, nell’anno 168 d.C. sotto il cui regno la tradizione fa risalire il martirio a Damasco del santo patrono di Otricoli, il giovane tribuno ocriculano Vittore. Per un intero fine settimana all’interno dell’area archeologica circolano persone abbigliate secondo il costume romano di II secolo, si ricreano spazi perduti e, cosa più importante, si riabitano gli edifici monumentali dell’antica città. are costantemente l’accuratezza dell’aspetto storico.

La manifestazione

Durante quelle giornate l’area archeologica viene ripopolata da oltre 300 figuranti dell’associazione e di altri enti rievocativi provenienti da tutt’Italia. I vari banchi didattici di cui si compone la manifestazione sono realizzati tenendo presente la sfera emotivo-sensoriale. Per questo essi hanno la capacità di rendere il visitatore attivo protagonista di un particolare esempio di rievocazione, che è anche archeologia sperimentale proposta al grande pubblico e, in particolare, a specifiche categorie turistiche più sensibili, come il turismo scolastico-giovanile, le famiglie, le fasce deboli. La dislocazione delle varie attività rievocative presso tutti i principali monumenti della città antica permette infatti il pieno godimento tanto di questi, quanto di quelle grazie all’abbattimento delle poche barriere architettoniche presenti in un’area archeologica che è anche parco naturalistico. Gli eventi di promozione territoriale aiutano a costruire l’identità del territorio, a renderlo noto non solo nell’area di riferimento, ma anche nel panorama regionale prima, nazionale e straniero poi. Secondo alcuni dati, gli eventi di rievocazione che diventano una sorta di edutainment, concorrono alla promozione e alla valorizzazione del territorio attraverso un’esperienza diretta, che permette al fruitore non solo di immaginare, ma anche di vivere e toccare con mano il modo in cui vivevano i Romani.

‘Carsulae e Ocriculum, tra archeologia e rievocazione’

Nel 2022, inoltre, all’interno dell’evento ‘Ocriculum AD 168’ si svolgerà una delle due giornate di studi promosse dall’associazione nell’ambito del progetto ‘Carsulae e Ocriculum, tra archeologia e rievocazione’ finanziato della fondazione Carit. Il progetto ha come scopo principale quello di illustrare gli aspetti della vita quotidiana e istituzionale del II secolo nell’Impero romano e, in particolare, nelle due cittadine dell’Umbria meridionale. Unitamente agli interventi teorici curati da esperti del settore, i partecipanti potranno godere di un’esperienza immersiva e coinvolgente attraverso cui calarsi di persona in uno spaccato di vita fermo alla piena età imperiale romana.

Gli ospiti

Nell’ambito della giornata dedicata alla città di Ocriculum e che avrà luogo la mattina del sabato 28 maggio, l’associazione è ben lieta di dare voce ad alcuni importanti collaboratori grazie al cui contributo alcuni settori della stessa hanno potuto nascere e crescere in conoscenze e accuratezza storica. L’aiuto fornito da Giuseppe Cascarino, Fabiana Martelli, Laura Noviello, Michele Porcaro e Giulio Ranaldi, ciascuno per la propria area di competenza, è stato e continua ad essere di fondamentale importanza per l’Associazione. Non di meno i relatori invitati ad esporre i tratti salienti di Ocriculum nel II secolo spiccano nel panorama scientifico per aver contribuito ad accrescere le conoscenze storiche e archeologiche sulla città: Luana Cenciaioli, Giorgio Filippi, Marco Menichini, Giacomo Antonelli e Matteo Antonelli hanno a vario titolo condotto ricerche sulla città per metterne in luce la preziosa storia e lasciare alla comunità otricolana una maggiore consapevolezza delle proprie radici. Ultimo, ma fondamentale contributo, sarà quello che aprirà il convegno: Elena Roscini, Funzionario Archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, illustrerà le operazioni attuate dalla Soprintendenza per la tutela e la valorizzazione del sito archeologico nel corso del passato periodo pandemico, con uno sguardo alla future prospettive.

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