Orvieto, 26 anni di Umbria Jazz Winter

Dal 28 dicembre al 1° gennaio tornano concerti, jam session, gospel e feste per il capodanno a suon di musica di qualità

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26° edizione per Umbria Jazz Winter, in programma dal prossimo 28 dicembre al 1° gennaio ad Orvieto. Nel cartellone figurano i grandi nomi del jazz italiano (fra cui i quattro più importanti trombettisti: Rava, Fresu, Bosso, Boltro) e personaggi di culto come Ethan Iverson e Barry Harris. Un’edizione che – afferma l’organizzazione – «si segnala per un grande numero di proposte interessanti dal punto di vista progettuale, con alcune esclusive».

UJ WINTER #26 – QUI IL PROGRAMMA E TUTTE LE INFO

Musica ‘colta’ e popolare

«Il programma conferma l’identità di una manifestazione ‘colta’, ma non elitaria, che privilegia un rapporto profondo e motivato con la musica. Ci sono comunque, in linea con la filosofia di Umbria Jazz, anche proposte più ‘popolari’, nel senso di generi musicali che vanno incontro ai gusti dei non addetti ai lavori o non specialisti, ma che rispondono ai requisiti di qualità che da sempre per Umbria Jazz sono imprescindibili». Quasi tutti gli artisti sono residenti e si potranno ascoltare quindi più volte durante i cinque giorni di festival.

La magia del jazz fino a notte fonda

I luoghi della musica sono il teatro Mancinelli, il museo Emilio Greco, le sale del palazzo del Capitano del Popolo, tutti nel cuore dell’acropoli orvietana. Musica non stop al palazzo dei Sette e jazz lunch e jazz dinner al ‘Malandrino’ e al ‘San Francesco’. Come sempre, ci saranno i Funk Off a sfilare per le vie del centro della città della Rupe. E per chi vorrà far tardi, niente di meglio delle jam session che sono uno dei riti più identitari del jazz fin dalle sue origini. Si comincia a mezzanotte con la resident band (Piero Odorici e Daniele Scannapieco ai sax, Andrea Pozza al piano, Aldo Zunino al contrabbasso e Antony Pinciotti alla batteria) e si prosegue finché si ha voglia.

La tradizione: gospel e festa per il nuovo anno

Restano centrali i due momenti che da sempre caratterizzano il festival. Il primo è il concerto gospel che segue la messa di capodanno nel duomo. I canti religiosi della tradizione afroamericana (quest’anno il New Direction Gospel Choir del Tennessee) sono una presenza fissa dei programmi del festival. Il secondo momento caratterizzante Umbria Jazz Winter è la notte che saluta l’arrivo del nuovo anno con tre grandi veglioni in altrettanti locali e con concerti prima e dopo la mezzanotte. Umbria Jazz, infine, offre anche quest’anno una vetrina di prestigio a due giovani formazioni: la vincitrice del Conad Jazz Contest 2018 ed il Berklee/Umbria Jazz Clinics 2018 Award Group, ovvero gli studenti più promettenti tra quelli che hanno frequentato i corsi estivi del college di Boston.

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