Orvieto, il ‘sì’ del primario al tempo del covid

Cesare Magistrato, direttore del pronto soccorso del Santa Maria della Stella, ha sposato venerdì Cristina Reali. «Segnale di ripartenza»

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di Federica Liberotti

Sei anni d’amore, poi la decisione di sposarsi, una scelta che neanche l’emergenza Covid-19 ha fermato: è stato un venerdì 24 aprile davvero speciale per il dottor Cesare Magistrato, direttore della struttura complessa del Pronto soccorso e 118 dell’ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto, e per la sua compagna Cristina Reali, bancaria, convolati a nozze in mattinata davanti al sindaco della Città della Rupe, Roberta Tardani. Una cerimonia dal valore doppio, tenuto conto non solo delle stringenti norme anticontagio dettate durante il rito in tempi di pandemia, ma soprattutto dell’impegno in prima linea del primario nella lotta al virus.

Il segnale di speranza

Nella sala del consiglio comunale c’erano solo i due sposi – che nell’emergenza non hanno comunque rinunciato all’eleganza – i due testimoni e la sindaca. Mascherine in volto per tutto il tempo della cerimonia, distanza di sicurezza anche nello scambio degli anelli, nessun bacio nel momento finale. «Abbiamo rispettato al massimo regole» spiega il neosposo. Il matrimonio era già in programma da gennaio e di comune accordo la coppia non ha voluto rinunciarvi.  «Sarebbe comunque stato ristretto a poche persone – prosegue il primario -, dispiace per chi non ci è comunque stato, ma la festa è solo rinviata». Più importante, in questa fase, dare un «segnale di ripartenza», utilizzando le parole dello stesso sposo. ‘Saltato’, almeno per il momento, il viaggio di nozze alle Seychelles, il primario sabato sarà di nuovo in reparto con i colleghi diventati «una nuova famiglia». «Abbiamo vissuto settimane intense – conclude il dottor Magistrato -, anche al Santa Maria della Stella abbiamo avuto parecchi casi di Covid-19. Ora la situazione sta migliorando, ma i rischi rimangono e dobbiamo tenere alta la guardia».

Gli auguri del sindaco

Il matrimonio Magistrato-Reali è stato il primo celebrato ad Orvieto in periodo di quarantena. «Un importante momento – afferma il sindaco Tardani – che ci dice che, malgrado la difficilissima situazione che stiamo affrontando, la vita non si ferma. L’episodio di oggi è poi particolarmente significativo perché vede protagonista un medico, al pari di suoi tanti colleghi e operatori della sanità, impegnato in prima linea in questa drammatica emergenza. Ai neo sposi va il mio speciale augurio e quello dell’amministrazione comunale che vorrei estendere a tutti coloro che anche in un momento così buio riescono a scattare istantanee di felicità che danno e daranno in futuro una prospettiva diversa al periodo che stiamo vivendo» .

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