Orvieto, brillamento bomba ed emergenza terminata

Alle 11.46 l’ultima operazione in una cava. Erano state evacuate oltre 2 mila persona per il disinnesco. Riaperta l’A1

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Domenica di temporanei disagi per la viabilità in Umbria e non solo. È scattata nella prima mattinata (8.07) la chiusura dell’autostrada A1 – entrambe le direzioni – tra Orte e Valdichiana per le operazioni di disinnesco e rimozione dell’ordigno bellico trovato a ridosso del fiume Paglia, a Ciconia (Orvieto). Si tratta di una bomba di fabbricazione americana risalente al secondo conflitto mondiale da 500 libbre: il lavoro ha comportato l’evacuazione di circa 2.400 residenti e la creazione di un’area di sicurezza di poco inferiore agli 850 metri. Ad emettere il provvedimento con tutte le disposizioni del caso è stato il prefetto di Terni Giovanni Bruno. Nel contempo bloccata anche la circolazione ferroviaria sulla linea Roma-Firenze e interdizione del traffico aereo a cura dell’Enac. Tutto in mano al reparto artificieri del reggimento Genio ferrovieri di Castel Maggiore.

Aggiornamento: disinnesco ed esplosione

L’ordigno inesploso – trasportato e fatto brillare in una cava in località Pian d’Ischia, sempre nell’Orvietano, alle 11.46 – è stato disinnescato in tempi rapidissimi e alle 9.05 sono state riaperte sia l’autostrada del Sole che la linea ferroviaria. Il via libera per il rientro dei cittadini è arrivato poco dopo. (Le foto sono del Comune di Orvieto). «Ringraziamento per il brillante successo – le parole del sindaco di Orvieto Roberta Tardani – delle operazioni e per la perizia e competenza di tutti i soggetti ed istituzioni coinvolti, in primis ai genieri del Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore e al loro comandante Franco Falasca che da giorni hanno pianificato la delicata operazione monitorando la situazione dell’ordigno specie nelle ultime ore di forti piogge con interventi finalizzati a non comprometterne la posizione».

Desidero esprimere un sincero

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