di Gianni Giardinieri
Tornati a lavorare all’antistadio ‘Taddei’, i rossoverdi di mister Lucarelli si accingono ad affrontare, nel giorno di pasquetta, il Brescia di Daniele Gastaldello. Sulla carta una partita che sembrerebbe agevole, o quantomeno alla portata delle Fere. Il Brescia infatti è il fanalino di coda della classifica di serie B e nelle ultime cinque partite ha collezionato la miseria di soli 3 punti. Non bastasse, non vince una partita da oltre quattro mesi e per la precisione dal 27 novembre scorso, quando battè per due reti a zero la Spal, quest’ultima appena affrontata dalla Ternana lo scorso sabato. Il ‘clima’, a Brescia, è di quelli incandescenti, con feroce contestazione al presidente Cellino e un’aria generale che sa di rassegnazione per una retrocessione ormai dietro l’angolo. Ma tutti questi aspetti che sembrerebbero spianare la strada ai ragazzi di mister Lucarelli, dovranno invece essere il ‘carburante’ per offrire una prestazione convincente, fatta di determinazione, grinta e soprattutto voglia di vincere. Si perché a Ferrara, di fatto, la Ternana ha offerto un secondo tempo assolutamente di livello, a cui però ha fatto da contraltare un inizio balbettante, svagato e sotto tono. Le partite ormai durano oltre novanta minuti e quello che sta a dimostrare (per l’ennesima volta) questo campionato di serie B è che quasi sempre l’agonismo supera qualsiasi altro fattore per il raggiungimento della vittoria. Senza considerare che anche i numeri delle Fere, specie in trasferta, non sono certo esaltanti: l’ultima vittoria risale al 15 ottobre scorso, a Benevento, quando la banda di Lucarelli riuscì in una memorabile impresa, ribaltando con un grande finale di gara una partita che la vedeva in svantaggio di ben due reti (3-2 il risultato finale per la Ternana). Impresa ottenuta soprattutto grazie a quella ferocia agonistica che fa sempre la differenza. Perché, come ha scritto qualcuno, ‘l’ossessione batte sempre il talento’.