Tre uomini residenti in Umbria sono stati arrestati dalla polizia di Stato a seguito di un’indagine coordinata dalla procura di Perugia e incentrata su una pesante vicenda di pedopornografia minorile. L’operazione è stata condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Perugia ed ha preso le mosse dall’attività di cooperazione internazionale, svolta dalla polizia Postale, che ha permesso di acquisire informazioni su tre utenze internet presenti all’interno dei canali virtuali utilizzati per lo scambio di materiale pedopornografico.
Alla luce degli elementi raccolti, la procura di Perugia – diretta da Raffaele Cantone – «ha emesso tre decreti di perquisizione nei confronti dei soggetti fruitori di materiale pedopornografico, eseguiti a breve distanza di tempo dagli operatori della polizia Postale di Perugia e Terni. L’attività ha consentito l’arresto in flagranza di reato di tutti e tre i soggetti identificati; due residenti nel perugino (a Perugia e Spello, ndR) rispettivamente di 63 e 47 anni, ed uno nella provincia di Terni di 65 anni». Da quanto appreso, il 65enne del Ternano – F.G. le sue iniziali – risiede nel territorio comunale di Narni ed è difeso dall’avvocato Giorgio Cerquetti.
«Ad aggravare il quadro indiziario di questi ultimi due soggetti – prosegue la procura di Perugia – è stato il ritrovamento, da parte degli operatori di polizia, di computer impegnati a scaricare file dai contenuti esplicitamente pedopornografici, nonché il rinvenimento e sequestro nei confronti dell’uomo della provincia di Terni, di circa 800 grammi di marijuana, per cui l’uomo è stato indagato anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente».
«Le tre perquisizioni conclude la nota – hanno permesso di sequestrare due smartphone oltre svariati hard disk per un totale di circa 20 terabyte, nei quali erano presenti numerosissimi video e foto ritraenti minorenni, anche in tenera età , coinvolti in atti sessuali con coetanei e con adulti. Gli arresti sono stati convalidati dagli uffici gip territorialmente competenti con applicazione di misure cautelari personali, atteso il riconoscimento dei gravi indizi di colpevolezza ed il concreto rischio di reiterazione dei reati per i quali si procede».