Perugia, 10 mila nuove assunzioni in estate

I dati della Camera di commercio: 3.950 nuovi contratti, il 43% a giovani, il 9% a laureati. Ma solo il 22% a tempo indeterminato

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Oltre diecimila nuovi contratti di lavoro. Sono questi i dati presentati dalla Camera di commercio di Perugia sui  bisogni occupazionali delle imprese della provincia di Perugia,  elaborati dal sistema Excelsior, relativi al trimestre giugno – agosto 2018. 

Nuovi posti 10.220 contratti di lavoro, con 3.950 entrate a lavoro previste nel solo mese di giugno 2018, in aumento rispetto al precedente mese di maggio del 14,1%, 490 unità in più in valore assoluto. Di questi, fa sapere la Camera di commercio, il 22% sarà con contratti stabili, a tempo indeterminato o apprendistato, a fronte del 78%  rappresentato da contratti a tempo determinato, comunque di durata predefinita.  L’aumento di cinque punti rispetto a maggio dei contratti a termine si spiega con le necessità di lavoro stagionale nei settori della Filiera Turismo, che nel mese di giugno tradizionalmente toccano il picco.  

Lavoro stagionale «I dati ci dicono che sono in crescita le necessità occupazioni delle imprese – commenta Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio di Perugia –  che da maggio a giugno su maggio realizzano un significativo + 14%. Anche se occorre tenere presente che su giugno si registra  il picco dell’offerta di lavoro stagionale della filiera turistica.  Le piccole e medie imprese con meno di 50 dipendenti si confermano le più dinamiche nella creazione di posti di lavoro,  il 73% del totale.  In provincia di Perugia il lavoro si concentra soprattutto  nei settori dei servizi capaci di offrire  un posto di lavoro su tre».

Giovani e laureati Purtroppo cresce ancora  il numero delle aziende che incontrano difficoltà a reperire i profili professionali di cui hanno necessità: siamo oltre il 27% di tutte le imprese che offrono lavoro, mentre si aprono buone prospettive per i giovani. Secondo i dati Excelsior, dei  3.950  contratti previsti nel mese di giugno 1.698, il  43%,  andrà a  giovani con meno di 30 anni (dato in crescita di quasi 5 punti rispetto a maggio), il 12% a profili high skill  (dirigenti, specialisti e tecnici) e il 9%  a laureati (dati in sostanziale stabilità).

‘Mismatching’ Resta alto in provincia di Perugia, anzi è ancora in aumento,  il mismatching tra domanda e offerta di lavoro: il 27% delle imprese che intende assumere incontra  difficoltà a trovare i profili professionali desiderati. I lavoratori più difficili da reperire sono gli operai nelle attività metalmeccaniche e elettromeccaniche, difficoltà per il 57% delle imprese,  i tecnici in campo informatico,  ingegneristico e della produzione, oltre il 52% delle imprese con problemi di ricerca,  gli operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in  altri settori, 43% delle imprese in difficoltà di ricerca).

 

 

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