Perugia 1416 non molla anche per convincere gli scettici di sempre

Il Covid-19 impone un’edizione ‘virtuale’. Ma la manifestazione che ha diviso i perugini va avanti e propone tanti temi ed eventi

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di S.P.

Fermarsi sarebbe stato un punto a favore di chi non ha  mai speso una parola di apprezzamento per un evento, Perugia 1416, che nella sua faretra contiene molte frecce. Fermarsi avrebbe anche voluto dire di smorzare l’entusiasmo che il partito del ‘s’ha da fare’ ha dimostrato nelle quattro precedenti edizioni. La quinta, non poteva che prevedere una diffusione online, per la complessità organizzativa di una manifestazione che prevede una partecipazione massiccia di spettatori. La sicurezza in prima linea è stato il diktat degli organizzatori e così  si parte con la convinzione che anche il web premierà l’evento.

Dal reale al virtuale ‘obbligato’

Come in passato, per Perugia 1416 è stato individuato un fine settimana e la partenza di venerdì è stata incoraggiante; per sabato 5settembre sarà possibile collegarsi ai canali social Facebook, Twitter e Instagram dell’associazione Perugia 1416, per assistere da remoto a #Medievalweb, come è stata chiamata la manifestazione.  Gli organizzatori dei cinque rioni hanno lavorato duro anche questa volta: l’obiettivo è di divulgare attraverso la Rete contenuti storici, immagini e sentimento di quel periodo storico, tra medioevo e rinascimento, ricco di fatti e avvenimenti per Perugia e il territorio circostante.

Impegno per un obiettivo

Il palinsesto mette in scena nuove proposte che evidenziano avvenimenti storici, spettacoli, immagini ed infine una fiaba per i più piccini, per permettere ai futuri cittadini di rafforzare sentimenti di appartenenza a Perugia 1416. Come in passato a sostenere la manifestazione in prima linea ci sono il Comune di Perugia, Regione Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Camera di Commercio di Perugia, Mibact e da quest’anno anche dallo stilista perugino Rocco Ragni. Per distratti o turisti vale la pena ricordare che Perugia 1416 si sviluppa sul coinvolgimento dei cinque rioni della città che prendono il nome dalle cinque porte principali di Perugia: porta Sole, porta San Pietro, porta Eburnea, porta Santa Susanna e porta Sant’Angelo. La finalità dell’evento è scritta a chiare lettere già nell’atto costitutivo: perseguire la promozione culturale, artistica ed economica, la riqualificazione urbana e l’aggregazione sociale della comunità della città di Perugia.

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